E’ iniziata a mezzogiorno di oggi, martedì 22 marzo, ed è ancora in corso, davanti al Gup Paolo de Paola, l’udienza preliminare del procedimento per disastro colposo e lesioni personali gravissime scaturito dall’incidente del 16 marzo 2011, in cui rimase gravemente ferito l’ingegnere Michel Chabod di Valsavarenche. Il professionista stava transitando su una strada nel comune di Villeneuve quando un enorme masso, staccatosi da un terreno sovrastante, colpì la sua auto, causandogli traumi tali da renderlo invalido.
Il pubblico ministero Eugenia Menichetti, titolare del fascicolo, ha ribadito al Gup la richiesta di rinvio a giudizio per i sei imputati. Si tratta del proprietario del terreno da cui partì la pietra Gabriele Gianni (77 anni, Aosta), dell’affittuaria dell’appezzamento Anna De Santis (48, Aosta), dell’allora sindaco di Villeneuve Roberta Quattrocchio (53), del progettista dei lavori di ammodernamento eseguiti sulla strada Luciano David (72, Villeneuve), dell’ex presidente della Regione Augusto Rollandin e dell’ex dirigente regionale delle opere pubbliche Carlo Berthod (77).
L’accusa, per tutti, è di concorso in disastro colposo, in relazione ai reati di frana e attentato alla sicurezza dei trasporti. Sostanzialmente, l’accusa contesta la mancata effettuazione di uno studio geologico prima dei lavori sulla strada. David, Rollandin, Quattrocchio e Berthod sono imputati anche di concorso in lesioni personali colpose. Parti civili nel procedimento si erano costituite la famiglia della vittima e l’Assotrasporti. Sono inoltre stati citati a giudizio, quali responsabili civili (delle parti parallele agli imputati, ma solo per quanto riguarda l’aspetto risarcitorio), il comune di Villeneuve e la Regione Autonoma Valle d’Aosta. Nel pomeriggio, il Gup si pronuncerà sulle richieste di rinvio a giudizio della Procura.
In un precedente fascicolo penale, definito dinanzi al giudice di pace lo scorso 3 maggio, Gabriele Gianni ed Anna De Santis erano stati ritenuti colpevoli di lesioni personali colpose (accusa che non è infatti mossa loro nel procedimento odierno), venendo condannati a 1500 euro ciascuno di multa ed a risarcire i parenti di Chabod con una provvisionale da 15mila euro. E’ poi in corso, a seguito dell’incidente, una causa civile, giunta al secondo grado di giudizio.