Mercurio, l’occhio elettronico della Polizia, arriva anche in Valle d’Aosta

Il sistema tecnologico che consente varie funzioni, tra le quali controlli in tempo reale, anche a partire dalle targhe inquadrate dalla telecamera di bordo, è stato installato, grazie al finanziamento della “Sitrasb”, su cinque auto in servizio in Valle.
Immagine di archivio
Cronaca

Questione di tempo che passa. Mercurio, che nella mitologia greca e romana era il protettore di ladri, truffatori e bugiardi, oggi è il principale alleato della Polizia nella lotta a queste figure. Il sistema tecnologico che deve il suo nome al “messaggero degli dei” (spesso raffigurato con le ali, altra analogia con le “Volanti”) è stato installato, dal 2015, su oltre 1000 autovetture delle Questure e di altri reparti in tutta Italia. Da ora, anche cinque mezzi in servizio in Valle d’Aosta ne sono dotati.

L’innovazione è stata presentata nel corso di una conferenza tenutasi oggi, mercoledì 6 giugno, nel Salone Ducale del Comune di Aosta. A far gli onori di casa, il questore Andrea Spinello, che ha sottolineato come la nuova dotazione risponda all’obiettivo di controlli sempre più assidui ed efficaci, per accrescere i livelli di sicurezza della regione. Il cablaggio dei mezzi in Valle è stato finanziato dalla “Sitrasb”, la società di gestione del Traforo del Gran San Bernardo partecipata dalla Regione.

Cos’è esattamente Mercurio? Alla domanda ha risposto il dirigente superiore della Polizia Maurizio Vallone. Operativamente, il sistema si compone di un piccolo elaboratore, di una stampante, di una telecamera e di un tablet. L’interconnessione tra queste componenti e con la centrale operativa permette agli agenti dell’equipaggio varie funzioni, tra le quali la trasmissione in diretta di immagini e la geolocalizzazione (utile, in particolare, nel caso di inseguimenti), nonché l’interrogazione di banche dati, anche a partire dalle targhe inquadrate dalla telecamera.

I vantaggi dell’introduzione del sistema sono nella maggiore rapidità dei controlli (rispetto alle modalità seguite sinora via radio, che richiedevano anche decine di minuti) e nell’incremento del loro numero complessivo. Nel 2017, grazie a Mercurio, sono state controllate 9.324.000 autovetture, con un aumento del 30% rispetto all’anno prima. Non solo, perché nei tre anni sono state trovate dagli “occhi elettronici” mobili oltre 42mila auto rubate. La verifica “online” può riguardare anche la regolarità del pagamento assicurativo e, da luglio 2017, sono stati duemila i mezzi “pizzicati” scoperti.

In Valle d’Aosta, il sistema è entrato in servizio su tre auto della Questura, una della Stradale ed una del Reparto Prevenzione Crimine sovente in Valle per i controlli straordinari del territorio. “Non ci possiamo crogiolare sui dati dei delitti in diminuzione. Il nostro obiettivo – ha sottolineato Vallone – è evitare la consumazione di reati. Mercurio nasce in questo contesto”. La maggior rapidità delle procedure (in particolare, grazie all’invio online delle relazioni di servizio, che una volta venivano compilate rientrando in ufficio a fine orario) permetterà di recuperare almeno venti minuti a turno per equipaggio.

“E’ come se, in un anno, – ha sottolineato il dirigente – si restituissero alla Valle d’Aosta 254 turni in più. Se si considerano poi tutte le applicazioni di Mercurio, non solo l’inoltro delle relazioni, si arriva a 547 turni in più”. Il sistema è già studiato per sviluppi futuri, tra i quali il controllo delle impronte digitali e della validità dei documenti direttamente su strada. E’ anche in programma l’interfacciamento con i droni (muniti di telecamere) usati dalla Polizia di Stato nei servizi di ordine pubblico: in questo modo, l’equipaggio potrà vedere in anticipo il contesto nel quale dovrà intervenire.

Per parte loro, le altre autorità presenti hanno sottolineato gli sforzi per un sempre maggior ricorso alle tecnologie, in collaborazione con le forze dell’ordine. “Quello di oggi – ha detto il presidente della Regione, Laurent Viérin – è uno step, ma nell’ambito di un percorso più articolato”. Il presidente Sitrasb, Silvano Meroi, ha invece ricordato come l’installazione sia stata iniziata dal predecessore Omar Vittone ed ha aggiunto “è giusto che la nostra società, a partecipazione pubblica, dia un contributo alla sicurezza”. Il sindaco di Aosta Fulvio Centoz, infine, ha annunciato la volontà di giungere ad un protocollo “che permetta alla centrale operativa della Questura di visionare le telecamere del nostro sistema di videosorveglianza”, per disporre di “un occhio, sette giorni su sette, ventiquattr’ore al giorno, che con le sole nostre energie non potremmo avere”.

0 risposte

  1. Perfetto. Ora torniamo ai tempi della guerra fredda. Controllo totale della popolazione. Diventeremo presto la ex DDR.

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