L’obiettivo, sperimentale, è uno solo: dare “vita indipendente” per un numero indicativo di massimo 30 persone con disabilità. È stata infatti indetta dall’Assessorato alla Sanità un’istruttoria pubblica per individuare un’aggregazione di soggetti del Terzo settore disponibile alla co-progettazione e alla gestione di interventi in materia di vita indipendente e inclusione sociale delle persone con disabilità, per il periodo ottobre 2018 – settembre 2020.
L’avviso si basa sull’ideazione e lo sviluppo di forme alternative di residenzialità, che favoriscano la vita “indipendente” dalla famiglia di origine di utenti con disabilità differenti, da quella fisica a quella cognitiva da quella meno grave a quella più grave. Si tratta quindi di selezionare alcune situazioni abitative, di costruire la rete di servizi a supporto, e di sperimentare percorsi di autonomizzazione accompagnando le persone con disabilità e le loro famiglie durante l’intera esperienza, che potrebbe anche arrivare a consolidarsi nel lungo periodo.
Per la realizzazione di questo progetto la Regione ha stanziato 200mila euro, incrementabili di ulteriori 100mila. Per prendere parte all’avviso è richiesta una compartecipazione da parte dell’ATS co-progettante nella misura minima di 30mila euro alla cui valorizzazione possono contribuire la messa a disposizione sia di beni immobiliari sia di prestazioni lavorative.
I soggetti interessati a partecipare alla procedura di co-progettazione dovranno far pervenire la domanda a mano, oppure tramite servizio postale o mediante agenzia di recapito, al Dipartimento Sanità, salute e politiche sociali della Regione autonoma Valle d’Aosta – in Via De Tillier, 30, ad Aosta – entro e non oltre le ore 12 del 30 luglio 2018.