“Ieri sera è emerso l’orgoglio di essere cognein, di non tirarsi indietro di fronte ad una sfida. Gli abitanti di questo paese ne hanno già vinte tante di sfide, l’alluvione o la tempesta mediatica Franzoni, per dirne alcune, e ci siamo sempre rialzati”. Così Filippo Gérard, spiega il punto di svolta sulla vicenda della Coppa del mondo di sci di fondo.
Quando ormai sembrava chiaro che la località del Gran Paradiso fosse pronta ad alzare bandiera bianca, ieri sera in un incontro pubblico è arrivato il colpo di scena.
Dopo accuse, anche pesanti, e mea culpa, dai cognein è arrivato “uno scatto di orgoglio con un pizzico di incoscienza” ricorda Gérard.
Il Presidente degli albergatori valdostani è entrato come vice presidente del Comitato organizzatore dell’evento di febbraio, che sarà guidato da Ivo Charrère.
“Per noi era fondamentale salvare la faccia nostra e di tutta la Regione e fare vedere che la Valle d’Aosta è in grado di organizzare questo evento”.
Il problema economico – ballano circa 200mila euro – al momento non è superato.
“Ieri è emersa da parte mia ma anche da parte di altri la volontà di metter di tasca propria dei soldi. Chi può darà 1000 euro, altri 500, poi bisognerà sfruttare i contatti che ciascuno di noi ha per attrarre degli sponsor”. Un eventuale buco sarà coperto dall’Amministrazione comunale. “L’amministrazione avrà un ruolo determinante”.
Sui mesi persi, Gérard ha le idee chiare: "Sicuramente delle sottovalutazioni ci sono state in questi mesi, ma se continuiamo a fare un processo alle intenzioni non andiamo da nessuna parte. Degli errori sono stati fatti, ma chi non fa non sbaglia.”