Istat: in Valle d’Aosta incidenza povertà relativa riguarda il 6,5% delle famiglie residenti

Nel 2006 erano l'8,5%. La nostra regione si pone quindi al di sotto della media italiana (11%) ma al di sopra di quella dell'area del Nord d'Italia dove la percentuale di famiglie 'povere' è del 5,5% con ai due estremi il Veneto (3,3) e la Liguria (9,5)
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2 milioni 653 mila sono in Italia le famiglie che si trovano in una condizione di povertà relativa, parti all’11,1% delle famiglie residenti. A rivelarlo è un’indagine dell’Istat.

La soglia di povertà è data per una famiglia di due componenti da una spesa media mensile per persona, nel 2007 di 986,35 euro. Le famiglie composte da due persone che hanno una spesa media mensile pari o inferiore a tale valore sono quindi classificate come relativamente povere.

In Valle d’Aosta le famiglie che vivono in questa soglia o al di sotto, sono pari al 6,5% delle famiglie residenti.  Nel 2006 erano l’8,5%. La nostra regione si pone quindi al di sotto della media italiana ma al di sopra di quella dell’area del Nord d’Italia dove la percentuale di famiglie “povere” è del 5,5% con ai due estremi il Veneto (3,3%) e la Liguria (9,5%).

Le famiglie che hanno più probabilità di vivere al di sotto della soglia di povertà, dice l’Istat, sono quelle con 5 e più componenti ma anche quelle composte da uno o due componenti anziani.

Il livello di povertà cresce poi in relazione al titolo di studio. La povertà tocca il 18% delle famiglie senza nessun titolo o con la sola licenza elementare. Altra componente ad incidere in maniera significativa sul livello di povertà riguarda la difficolta trovare un’occupazione o un’occupazione qualificata: è povero il 27,5% delle famiglie con a capo una persona in cerca di lavoro.  “Le situazioni più difficili appaiono, inoltre – dice l’Istat –  quelle delle famiglie in cui non vi sono occupati né ritirati dal lavoro; quasi la metà di queste famiglie (48,5%) è povera, si tratta soprattutto di anziani soli (senza una storia lavorativa pregressa), di coppie con figli e di monogenitori.”

Le famiglie con componenti occupati presentano le incidenze di povertà più contenute, ma se all’interno vi sono persone in cerca di occupazione, il disagio assume una forte rilevanza; ben il 19,9% di queste famiglie, costituite per lo più da coppie con due o tre figli, vivono in condizione di povertà.

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