Arresti domiciliari per Roberto Malcuit, sindaco di Challand-St-Victor. L’accusa: turbativa d’asta

Assieme a Malcuit sono finiti agli arresti domiciliari il tecnico comunale del comune di Ayas Claudio Alliod e Marco Gallina, responsabile di zona di una ditta specializzata nella progettazione di aree verdi. 15 altre persone risultano indagate.
Roberto Malcuit
Cronaca

E’ finito agli arresti domiciliari il sindaco di Challand-Saint-Victor, Roberto Malcuit. Il primo cittadino è anche segretario particolare dell’assessore regionale ai lavori pubblici Marco Viérin oltre che vice presidente del Celva. Arresti domiciliari anche per Claudio Alliod, assessore comunale di Challand-Saint-Anselme e tecnico comunale di Ayas e per Marco Gallina, responsabile di zona di una ditta specializzata nella progettazione di aree verdi. Oltre ai tre finiti agli arresti domiciliari, ci sono altri quindici indagati.

I tre che sono agli arresti domiciliari da questa mattina, sono accusati di turbativa d’asta aggravata e continuata. Le indagini, condotte dalla guardia di finanza del Gran San Bernardo e dall’aliquota dei finanzieri della polizia giudiziaria, sono iniziate alcuni mesi fa, quando per gli stessi reati erano finiti nei guai il sindaco di Challand-Saint-Anselme, Graziano Grosjacques, e l’allora segretario comunale Fabrizio Pilatone  (che ha già patteggiato la pena) oltre al commerciante aostano Bobo Pernettaz (anche lui ha già patteggiato). Anche per loro le accuse erano di turbativa d’asta.

Dalle indagini svolte dagli uomini delle fiamme gialle era emerso, che da due anni a vincere tutte le gare d’appalto (sei gare d’appalto, per un totale di oltre 150 mila euro) era la ditta di Giuseppe Chapellu Benoni di Verrayes, anche lui denunciato.

I finanzieri, coordinati dal pm Luca Ceccanti, hanno proseguito le indagini e sono arrivati così al primo cittadino di Challand-Saint-Victor. Sotto il mirino degli investigatori 9 appalti per un importo complessivo di un milione di euro. Si tratta di appalti per la realizzazione e la progettazione di aree verdi e parchi giorchi, appalti che sarebbero stati concessi in maniera clientelare. Claudio Alliod è finito nei guai in quanto capo ufficio tecnico del comune di Ayas. Era responsabile di alcuni procedimenti che, secondo gli inquirenti, non sarebbero stati gestiti correttamente.

 

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