La trippa è ingrediente che non piace a tutti; fa parte di quel “quinto quarto” che annovera tra le sue file specialità quali: la cervella, il filone, le animelle, le graniglie, il polmone, la matrice, il diaframma e molte altre leccornie praticamente a costo zero, che io personalmente amo e cucino spesso. A differenza di ciò che molti pensino, la trippa non si identifica con gli intestini dell’animale bensì con gli stomaci. I tipi di trippa sono cinque: l’esofago, il rumine, la cuffia, l’omaso e l’abomaso meglio conosciuto come lampredotto! In questa versione piuttosto classica, ma con un gusto affumicato che vi sorprenderà, la propongo affiancata ad una polenta che è un misto di bramata e taragna in egual misura.
Ingredienti per 4 persone
800 gr di trippa ( un misto di rumine e cuffia )
200 gr di carote a rondelle
200 gr di patate di montagna
1 cipolla bianca
1 lattina di birra
1 bicchiere di vino rosso
4 cucchiai da minestra di paprika dolce affumicata
sale, pepe nero, peperoncino in polvere q.b.
60 gr di burro
2 cucchiai di olio extra vergine
Per la polenta
150 gr di farina di mais bramata
150 gr di farina per polenta
1 l. d’acqua
10 gr di sale grosso
50 gr di burro
Prepariamo la trippa!
Prima di iniziare la preparazione vera e propria della trippa la dovrete tagliare a strisce di un centimetro di larghezza per quattro o cinque di altezza e la metterete a bagno in acqua fredda con aceto bianco per circa mezz’ora. Terminato l’ammollo io sono solito far bollire la trippa due volte cambiando l’acqua della pentola appena essa arriva a bollore, rimettendone di fredda. Terminati questi due passaggi potrete iniziare la preparazione vera e propria.
In un tegame metterete due cucchiai di olio extra vergine di oliva e il burro, una volta caldi e mescolati i grassi, aggiungerete la cipolla tritata, le carote spelate e tagliate a rondelle e farete rosolare per cinque minuti a fuoco medio. Introdurrete quindi la trippa e le patate fatte a pezzi non più grossi di una noce. Lascerete che gli ingredienti prendano calore per poi versarvi sopra un’intera lattina di birra e un bicchiere di vino rosso; aggiusterete di sale, pepe e peperoncino e aggiungerete quattro cucchiai da minestra colmi di paprika dolce affumicata.
La trippa vorrà cuocere circa un’ora, un’ora e un quarto a fuoco lento
Attendendo che la trippa arrivi a cottura preparerete la polenta mescolando le due farine in una boule e versandole a pioggia in una pentola d’acqua sobbollente salata, mescolandole con una frusta da cucina. Io non sono solito girare molto la polenta: una volta constatato che essa non presenta grumi la lascio cuocere a fuoco dolce per un’ora abbondante. Finita la cottura vi aggiungerete un consistente pezzo di burro.
Impiatterete a vostro piacimento ( nella foto potete vedere un esempio ) e il pranzo sarà servito.
Buon appetito e ricordate sempre: il cibo è vita quindi meglio che sia buono!