L’elaborazione del piano, avviata circa un mese fa e che si concluderà nel mese di aprile, prevede il confronto e l’analisi degli studi già esistenti, l’audizione dei diversi rappresentanti istituzionali, delle Aiat e dei consorzi. Saranno anche predisposte azioni per il monitoraggio e l’efficacia delle diverse iniziative promozionali intraprese. Il tutto per veicolare la Valle d’Aosta all’esterno valorizzandone tutti gli aspetti: dai beni culturali, ai prodotti enogastronomici, dall’artigianato tipico, alle risorse naturali e alle opportunità sportive.
Tra le priorità già individuate: la predisposizione di “club des produits”, ovvero linee di prodotto, su cui puntare come avviene in Francia. Un’idea in questo senso potrebbe essere quella della bicicletta e delle due ruote. “Abbiamo la fortuna di ospitare nel 2009 il Tour de France – ha esemplificato Marguerettaz – è importante cogliere questa opportunità costruendo una strategia attorno a questo evento e a questo sport già molto presente in Valle d’Aosta”.
Per quanto riguarda il target l’invito è quello a puntare più sulla quantità che sulla qualità. “Il nostro mercato di riferimento rimane quello di prossimità, i turisti del continente europeo e, per le risorse naturali della Valle, i mercati mondiali – spiega Stefano Landi, della SL&A – non dobbiamo pensare, però, che la Valle d’Aosta possa attrarre le masse, dobbiamo fare prodotti nuovi per ospiti sempre più qualificati”.