Ic e Pd con i medici. E Sandri propone di superare l’esame di francese

Molto critico Impegno Civico, che denuncia l'impoverimento dei servizi, il precariato e la riduzione degli organici. Il Presidente dem punta all'abilitazione in lingua francese, da sostituire con un "percorso di apprendimento".
Immagine di archivio
Politica

Dopo i medici, di picchetto in piazza Deffeyes per protestare contro le mancanze di molti reparti, la politica prende la parola.

Impegno Civico, in una nota, scrive di concordare “con chi denuncia la carente programmazione, legata alla grave instabilità politica (quattro Assessori in quattro anni) e l’instabilità del management (quattro Direttori generali nello stesso periodo)”.

Sulla situazione dell’Azienda, Ic ha le idee chiare: “Si assiste intanto a un progressivo impoverimento dei servizi erogati, specie a livello ospedaliero – prosegue il comunicato –, per il moltiplicarsi dei pensionamenti senza che nuove assunzioni colmino i vuoti. Inoltre il peggioramento delle condizioni lavorative spinge altri professionisti a licenziarsi per lavorare nel privato, che assume sempre più un ruolo di supplenza del pubblico con aggravio di spese sia per l’Azienda USL, sia per i cittadini”.

Non bene, neanche, a livello occupazionale: “Tra le nuove assunzioni di medici si moltiplicano i contratti precari che non favoriscono la continuità e incentivano ulteriori migrazioni – spiega ancora Impegno Civico –; problema questo che coinvolge anche Infermieri, amministrativi e altre figure professionali”.

Medici a parte, per il movimento, “altrettanto grave è la situazione infermieristica, che vede la progressiva riduzione di organici” che vede la responsabilità del “blocco ormai decennale del rinnovo del contratto nazionale” che però, “non spiega da solo tale situazione”.

Il gruppo consiliare Impegno Civico vigilerà perché la Regione Valle d’Aosta utilizzi tutti gli strumenti normativi e finanziari per fermare il declino del Servizio sanitario regionale e riqualificarlo.  

Il Presidente Pd Sandri, e l’esame di francese in discussione

Anche il Presidente dem Giovanni Sandri, peraltro medico anch’egli, solidarizza con i colleghi: “L’attuale giornata di sciopero dei medici ospedalieri è un ulteriore importante sintomo della crisi della sanità valdostana”, scrive di suo pugno e a titolo personale in una nota.

Di più, intravede nell’esame di francese uno scoglio che, forse, potrebbe essere ora da superare: “Nell’esprimere completa condivisione dell’analisi evidenziata dall’ANAAO e solidarietà ai sanitari che nonostante tutto sono così professionalmente impegnati a tutela della salute dei cittadini, invito il Governo ed il Consiglio regionali a valutare il superamento dell’accertamento preventivo della lingua francese in ambito sanitario, sostituendolo con un percorso di apprendimento”.

Per fermare l’“emorragia” del personale Sandri propone di “seguire l’esempio della Provincia autonoma di Trento per i presidi periferici, che prevede incentivi logistici e di insediamento per i medici disponibili ad operare in tali strutture”.

0 risposte

  1. Se il Dr.Giovanni Sandri scrive a titolo personale sarebbe bene che non utilizzasse il simbolo PDVDA nelle sue esternazione.Inoltre è bene sapere che,come da Statuto ,nel PD non è prevista la figura del Presidente del Partito stesso,ma esclusivamente quella di Presidente dell’assemblea e tale è, ad oggi , il ruolo del suddetto Dr. Sandri.Il tutto senza alcuna polemica ma solo per amore di verità ed a titolo di precisazione .

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