Dalla violenta aggressione di un pit-bull ai danni di una donna è scaturita l’imputazione di due aostani, comparsi ieri, giovedì 20 dicembre, dinanzi al Gup Paolo De Paola per l’udienza preliminare. Si tratta dell’accompagnatrice del cane in quell’occasione, Agata Filippone, 44 anni (accusata di lesioni personali aggravate), e del proprietario dell’animale, Alex Alliod, 26 anni (chiamato a rispondere di inosservanza dei provvedimenti dell’autorità).
I fatti risalgono al 7 novembre 2017, quando il pit-bull “Axel”, che – secondo le indagini – Filippone stava portando a passeggio senza museruola nel centro di Aosta, le era sfuggito, scagliandosi su una passante. Pesante la diagnosi medica conseguente, con ferite profonde al gomito e all’avambraccio destro giudicate guaribili in 113 giorni e di entità tale da configurare una possibile compromissione della piena funzionalità del braccio. La vittima si è costituita parte civile, attraverso l’avvocato Massimiliano Sciulli.
Per il pm Luca Ceccanti, la 44enne (assistita dall’avvocato Federico Barzagli), soprattutto per la sua amicizia con il proprietario, era in realtà cosciente della pericolosità del cane, che aveva già accompagnato in passato e che risulta noto per essersi reso protagonista di tre episodi di aggressione e morsicatura nei confronti di quattro persone, tra il 2013 e il 2016.
Legata proprio ai trascorsi di aggressività del cane è l’imputazione per Alliod, difeso dall’avocato Federico Parini. Visto l’accaduto, il ragazzo, nella tesi dell’accusa, non avrebbe ottemperato alle ordinanze emesse (nel dicembre 2013 e nell’agosto 2016) dal Sindaco di Aosta al riguardo. Provvedimenti che imponevano, tra l’altro, l’obbligo di museruola e guinzaglio, di non lasciare il cane incustodito, di stipulare una copertura assicurativa, di frequentare iniziative formative per accompagnatori e di sottoporre l’animale a corsi di educazione comportamentale.
Entrambi gli imputati saranno giudicati con rito abbreviato il prossimo 12 marzo, data cui l’udienza è stata aggiornata.