In un momento storico nel quale si fa un gran parlare dei drammi legati al gioco d’azzardo, nella fattispecie quello patologico, e mentre comuni, Celva e Regione si adoperano per arginarne la portata, sono i “freddi numeri” a mostrare una Valle d’Aosta più che dedita al gioco, e nella fattispecie (ma non solo) a quelle delle “macchinette”.
I dati sull’“Italia delle slot” – per i quali è possibile selezionare direttamente nel database il Comune italiano di riferimento, o addirittura consultare una mappa interattiva della Valle – arrivano direttamente dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e parlano di oltre 120 milioni di euro, e precisamente 120 milioni 249mila 64, spesi nel 2017 dai valdostani in vari campi: dalle slot al Bingo, dai Gratta e vinci al Superenalotto per una media – che ovviamente non tiene conto delle spese dei turisti ma solo dei dati secchi dei territori comunali – di 953 euro pro capite.
Dato peculiare anche perché doppia seccamente l’introito del “polo d’azzardo” legale per eccellenza del territorio valdostano, quel Casinò di Saint-Vincent il cui fatturato, nello stesso anno, si è fermato a 60 milioni e che non è dovuto solamente al gioco tout court.
Il primato delle macchinette
E sono proprio le “macchinette” a trainare la classifica delle giocate in Regione che fanno segnare, per il 2017, 81 milioni 453mila euro complessivi, ovvero quasi il 68% del totale speso nel gioco d’azzardo pari a 645 euro di media sui 953 a testa calcolati.
Aosta è in cima alla graduatoria delle slot con 34 milioni 305mila euro giocati nel 2017 mentre seguono Quart con 15 milioni 451mila, Saint-Vincent (poco sopra i 5 milioni), Verrès (3 milioni 810) e Châtillon (3 milioni 657mila).
Quart “capitale” del gioco
In cima all’elenco dei comuni per spesa pro capite nel gioco d’azzardo legale c’è Quart, per il quale la ricerca dei Monopoli segnala 4mila 070 spesi a testa nel 2017, fra i suoi 4.066 abitanti. Il che lo rende, stando allo studio, l’84simo comune italiano su 7954.
A Quart i soldi giocati nel 2017 sono stati in totale 16,55 milioni di euro, mentre quelli vinti sono stati 13,62 milioni.
A ruota c’è Verrès con 2.048 euro spesi per 2.642 abitanti, con 5,41 milioni complessivi giocati nel 2017 (3,68 milioni quelli vinti) e da Saint-Vincent che – senza contare il Casinò – fa segnare 1.747 euro spesi su 4.621 abitanti, con 8,07 milioni giocati e 5,46 milioni di euro vinti.
Seguono, poi, in ordine Antey-Saint-André – e qui il fattore turistico si fa evidente – con i suoi 1.620 euro spesi a testa nel 2017 dai 573 abitanti. Al quarto posto si piazza invece Aosta con 1.536 euro di media speso per abitante e giocate totali, per lo scorso anno, di 52,34 milioni complessivi e 39,6 vinti per 34mila 082 abitanti.
Dati, anche questi come gli altri, che calcolano il territorio aostano nel suo complesso senza contare l’apporto dei turisti o di chi non abita nel Capoluogo ma vi si reca per giocare.