È stato svelato nel corso di una conferenza stampa tenutasi oggi, venerdì 21 ottobre, il laboratorio interattivo “Occhio ragazzi! Al gioco non si vince e vi spieghiamo il perché”, finalizzato a sensibilizzare giovani e non sui rischi legati alla dipendenza dal gioco d’azzardo patologico.
Il Tribunale Amministrativo Regionale ha respinto il ricorso della “X2 Snc”, azienda che aveva avviato l’iter per aprire una sala “videolottery” in località Amérique a Quart. Una delibera del Comune di Quart aveva condotto al diniego.
Nonostante la "retromarcia" della Regione, la modifica dell'articolo 16 della Legge "Omnibus" sbarca all'Assemblea Cpel. "Bene lo stralcio dall’articolo - ha spiegato il Presidente Manes -, ma eventuali future modifiche che prevedano un allargamento delle maglie ci troveranno sempre contrari”.
Sulla modifica alla Legge regionale interviene anche il Comune, che anni fa aprì il dibattito sul gioco d'azzardo con il suo Regolamento. L'Assessora Sapinet spiega: "Abbiamo una delibera pronta per l’aggiornamento dei luoghi sensibili della città. Non siamo assolutamente d'accordo su questa modifica".
Cosa potrebbe cambiare se il Consiglio Valle rivedesse, secondo l’attuale formulazione della riforma, la disciplina del contrasto alla ludopatia? Atti e dati alla mano, abbiamo provato a cercare le risposte. E sono poco edificanti.
I magistrati amministrativi si sono pronunciati sul ricorso presentato dalla società che gestisce il locale di via Chambéry, ad Aosta. La licenza era stata revocata il 23 settembre 2019, assieme ad altre sei sale.
“Con questa deliberazione - spiega l’Assessore alla Sanità Baccega – si proroga di un anno il precedente piano 2017-2019 a seguito dell’assegnazione dei nuovi fondi, per ciascuna annualità di riparto statale 2018 e 2019".
A fornire i dati è stata la Vicesindaca Antonella Marcoz in Consiglio comunale. Le sanzioni riguardano una violazione del Regolamento del Comune e due - una reiterata - della Legge regionale. E da piazza Chanoux promettono più controlli.
A spiegarlo in Consiglio comunale è il Sindaco Centoz: "Non emergono più zone in cui installare macchinette o spostarne, tranne per un piccolo ‘cono’ a Porossan che però è una zona residenziale. In tutto territorio comunale, quindi, non è più possibile installarle”.
Dai controlli effettuati dalla Questura, non rientravano nei parametri della normativa regionale quanto a distanza dagli obiettivi sensibili. Si tratta delle slot collegate in rete ad un jackpot nazionale ad accumulo progressivo.
Il Comune della Bassa Valle approva all'unanimità la delibera che vieta l'apertura di sale e spazi per il gioco. Idem Charvensod, che in Consiglio dà l'ok al Regolamento di contrasto. Il cerchio attorno al gioco, dopo Aosta, Saint-Christophe, Fénis e l'azione doppia di Celva e Regione, si stringe.
Il Consiglio comunale ha approvato ieri – martedì 30 luglio – il suo Regolamento su sale giochi e spazi per il gioco. E la decisione è stata radicale, senza i limiti di fasce orarie per l’accensione delle “macchinette” ma stop totale su tutto il Comune.
L'assemblea dei sindaci ha voluto chiarire l’effettivo ambito di applicazione dei divieti previsti dalla Legge regionale 30 di contrasto al gioco d'azzardo patologico. Manes: "L’intento è non precludere l’attività dei tabaccai e dei bar con giochi leciti, sono anche luoghi di aggregazione e ritrovo".
La V Commissione ha ascoltato una serie di soggetti sulla legge regionale che regola il gioco d'azzardo. Curioso il caso della Finanza: le telefonate arrivano dai giocatori che trovano le macchinette spente.
Il cartellone, affisso in via Paravera ad Aosta, è di quelli che non passano inosservati, con i suoi 6 metri per 3. Il committente è Paolo Personnettaz, gestore di una Sala giochi a Châtillon. Genestrone: "200/250 posti di lavoro si perderanno sicuramente per via dell’indotto minore".