Sul Mont Gelé con l’eliski torna a rialzarsi la polemica

Il Consiglio comunale di Ollomont ha deciso di rinnovare fino al 2023 la convenzione con Doues per l’Eliski. Una scelta che ha fatto insorgere Daniele Pieiller, gestore del Rifugio Crête Sèche e socio fondatore di NaturaValp.
Mont Gelè - Foto Daniele Pieiller
Società

“Lasciate in pace il Mont Gelé”. L’appello arriva da Daniele Pieiller, gestore del Rifugio Crête Sèche. Daniele assieme ad una ottantina di operatori di Bionaz, Oyace e Valpelline ha dato vita all’Associazione  NaturaValp che promuove un turismo dolce. E sono sempre di più gli appassionati di montagna che scelgono queste valli perché consapevoli di trovarvi una natura incontaminata, dove regna il silenzio.

Per questo il voto del Consiglio comunale di Ollomont di qualche giorno fa ha fatto insorgere Daniele e chi come lui sta investendo risorse e energie: 5 consiglieri su 11 hanno deciso di rinnovare fino al 2023 la convenzione con Doues per l’Eliski.

“Da quando ho riaperto circa 2 mesi e mezzo fa” racconta il gestore del rifugio, fra Bionaz e Ollomont “ho fatto 200 pernottamenti. Quando riapriranno tutti e quattro i rifugi avremo una media di di circa 200/ 250 persone che pernottano ogni settimana. Appassionati di scialpinismo che scelgono la Valpelline perché non ci sono grandi impianti di risalita ed una zona tranquilla. L’eliski non va d’accordo con questa attività”.

La scelta del Comune di Ollomont secondo Daniele Pieiller non trova fondamento nei numeri che genera. “Sono le guide stesse che ci lavorano a raccontarmi che se va bene si riescono a fare al massimo dieci rotazioni in tutto l’inverno. Turisti che vengono caricati in statale a Gignod e che non lasciano sul territorio neanche un euro”.

Il gestore del rifugio Crête Sèche non si dice del tutto contrario alla pratica dell’Eliski. “Sicuramente funziona bene in zone come La Thuile, Courmayeur o Cervinia dove questa pratica attira turisti. Il Comune di Bionaz tanti anni fa si è detto contrario a questa attività e insieme a lui come NaturaValp stiamo investendo in un’offerta diversa. Poi arriva Ollomont con questa scelta. Vuoi praticare l’eliski? Bene, ma perché non farlo su altre cime? A me sembra solo una sfida. Lascia in pace il Mont Gelé e rispetta chi sul turismo sta percorrendo altre strade, convinto che il futuro di queste valli stia in un turismo responsabile”.

Parole che fanno infuriare il sindaco di Ollomont Joel Creton. “Il Mont Gelé è territorio di Ollomont e finché ci sarà questa amministrazione l’eliski in questa zona continuerà a farsi, come è stato negli ultimi sette anni” .

Il sindaco rilancia, quindi, al mittente le critiche: “L’eliski non produce alcun danno, ma anzi solo di concessione porta 16mila euro nelle casse del comune, che arrivano anche in caso di assenza di neve. Mentre il gestore del rifugio cosa porta ad Ollomont? Lui viene a recuperare con il suo mezzo in paese i turisti che sciano sulle nostre terre e li porta a Bionaz, qui non lasciano nulla”.

Scaduta nel 2016 la convenzione per l’Eliski con il comune di Doues ha avuto un anno di stop per la preparazione del nuovo bando. “Durante il voto in Consiglio avevamo due assenti, ma la maggioranza è compatta e a favore di questa pratica, prevalentemente primaverile che ogni anno vede circa 100/130 rotazioni. Anche chi siede in minoranza in passato ha votato a favore dell’eliski”. Per Creton “la polemica lascia il tempo che trova. Ne riparleremo comunque quando il Cai avrà individuato il nuovo gestore del Rifugio Crête Sèche”.

0 risposte

  1. Classica miopia di una classe politica inadeguata e produttrice solo di disastri sociali e turistici. In questo Ollomont non si distacca dal resto del paese.

  2. Sono vergognose le dichiarazioni del sindaco . Al di la della libertà di pensiero sull’eliski , una carica istituzionale non può e non deve comportarsi come fosse al bar con amici … ne va della credibilità e della fiducia dei “suoi” cittadini .
    Poi se si pensa solo ai soldi nella gestione di un Comune, cosa ci sta a fare il sindaco ? Basterebbe un semplice contabile e si risparmierebbe anche .
    Forse il sindaco dovrebbe fare anche altro !

  3. “Il CAI si impegna a confermare a tutti i livelli la sua contrarietà a:
    contrastare o comunque scoraggiare l’uso di aerei, elicotteri, motoslitte per finalità ludico-sportive.”

    Questo dice il Bidecalogo del CAI al PUNTO 4 – TURISMO IN MONTAGNA. Il Bidecalogo è il codice di comportamento che tutti i soci CAI sono chiamati a rispettare a i fini rendere la frequentazione della montagna compatibile con il rispetto della natura.

    Evocando il CAI, il Sindaco Creton non fa che ribadire l’inadeguatezza dell’eliski a far parte dell’ambiente alpino, così come lo intendono le persone che amano la montagna.

  4. Complimenti signor Creton per come argomenta le scelte del vostro consiglio….!!!
    Gli attacchi personali a Daniele e la previsione di un cambio di gestore al Rifugio mi sembrano proprio cattiveria gratuita e,se me lo permette,un pò da disputa da bar….
    Non ha capito che Daniele crede veramente,così come tantissimi altri operatori turistici e non della Valpelline,in un turismo dolce ma non solo…crede che preservare il territorio con meno inquinamento possibile,di qualsiasi sorta…sia giusto,etico…e doveroso,è l’eredità che lasceremo ai nostri discendenti,e la possibilità di far conoscere una montagna pura e selvaggia a tutti coloro che ne vorranno godere.
    Lo sò che sembra troppo romantico….ma eviterei le polemiche sterili,ragionando un pelino più con il cuore,si renderà conto anche lei che non è una battaglia personale….anzi,forse non è nemmeno una battaglia…ma una scelta di vita,in cui persone come Daniele credono davvero…e ci mettono l’anima,glielo assicuro…lo conosco bene!!!
    Siate propensi al dialogo…non allo scontro,sarebbe più civile e costruttivo!!!

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