Dopo quello andato a sentenza negli scorsi giorni, un altro caso di circuizione di un anziano in difficoltà è stato al centro di un procedimento al Tribunale di Aosta. Accusato di circonvenzione di persona incapace, un 63enne di origini catanesi, residente ad Aosta da tempo, ha patteggiato un anno e quattro mesi di carcere (pena sospesa), dinanzi al Gup Luca Fadda. L’udienza si è tenuta l’altro ieri, martedì 26 febbraio, e l’imputato, Marco Musumarra, era assistito dall’avvocato Federica Gilliavod.
Secondo la Procura, l’uomo aveva approfittato del rapporto con un ultraottantenne che si era proposto di seguire – “affetto, a partire dall’anno 2016 da deterioramento cognitivo, con gravissimi disturbi della memoria” e “distacco dalla realtà ” (tanto che, poco dopo i fatti oggetto del procedimento, innescato da un esposto, un parente era stato nominato suo amministratore di sostegno) – inducendolo a compiere atti “di disposizione patrimoniale per lui pregiudizievoli”.
Stando alle risultanze delle indagini, in particolare, all’imputato veniva contestato di essersi fatto rilasciare, nell’agosto 2016, una delega ad operare sul conto corrente dell’anziano, attraverso la quale erano stati poi effettuati prelievi per appena più di 29.500 euro, nonché di aver ottenuto dall’ultraottantenne, nel giro di poco più di un mese (nello stesso periodo), quattro assegni, per un importo complessivo di 16mila euro. Titoli di credito che, per gli inquirenti, “successivamente incassava versandoli sul proprio conto”.
L’anziano, attraverso il suo curatore straordinario, era parte lesa nel procedimento, attraverso l’avvocato Nilo Rebecchi del foro di Aosta. La sentenza del Gup Fadda include anche, per Musumarra, una sanzione di 200 euro. All’imputato non è stato imposto un risarcimento, a fronte del riconoscimento spontaneo di una parte di debito.