Chissà se l’archistar Mario Cucinella quando ha pensato al nuovo polo universitario come ad un ghiacciaio si è ricordato degli effetti del riscaldamento globale? Perchè nella realizzazione del progetto del campus valdostano, a sciogliersi saranno proprio le sue idee. Troppi i soldi necessari per realizzarle. E il rischio concreto è che il primo lotto rimanga l’unico, una cattedrale nel deserto, peraltro attorniato da macerie. La caserma Beltricco del 1860, la prima a esser realizzata, cade a pezzi (basta guardare il lato di via Monte Pasubio). L’intervento di restauro conservativo, già progettato e inserito nel secondo lotto, verrebbe a costare almeno 10 milioni di euro. Qui potrebbero trovare sede gli uffici amministrativi dell’Università, al momento esclusi dal primo lotto. I soldi vanno però reperiti e stanziati. Un’impresa non da poco, visto che come spesso accade per le grandi opere, quelli impegnati per il primo lotto non saranno sufficienti.
Ad oggi per realizzare il solo primo lotto sono stati spesi 27 milioni e 500mila euro pari al 60% della somma impegnata. Le sei perizie di variante per ora hanno portato ad un aumento dei costi del 5% circa. Una settima – l’ultima – perizia di variante, è attesa a giorni. Il consorzio aggiudicatario UniVallée ha però già iscritto riserve per 10 milioni di euro, che dovranno ora essere valutate da Nuv. Ora si deciderà su una proroga dei tempi contrattuali, che se accolta porterà alla conclusione dei lavori per la primavera del 2020.
Iniziati nel marzo del 2015 i lavori hanno visto fino ad oggi realizzate tutte le demolizioni previste dal progetto, gli oltre 200 parcheggi di superficie – per renderli fruibili si è in attesa degli ultimi passaggi amministrativi che competono al Ministero – sono state concluse le opere in cemento armato della ex palazzina Zerboglio ed è stata ultimata la facciata est.
Dopo un periodo di stallo sembra poter procedere anche l’installazione della facciata ovest, la più complessa, un unicum in Italia, composta da un insieme di curve che “descrivono ed esaltano superfici concave e convesse”.
La complessità di questa facciata, così come l’intero progetto del primo lotto e dei successivi, saranno al centro di cinque video di approfondimento, uno al giorno da oggi. Un webdoc realizzato da Aostasera.it, alla scoperta della nuova università valdostana, guidati da Bruno Milanesio, amministratore unico di Nuv, per raccontarvi questa grande opera, destinata secondo i progetti a cambiare il volto della città di Aosta.
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Grazie per la vostra iniziativa: finalmente si viene a sapere qualcosa di questa “futuristica” Università.