Aminetou Ely, mauritana e impegnata attivamente in attività a favore delle donne del suo paese, ha vinto la ventunesima edizione del Premio internazionale “La Donna dell’Anno“.
Costretta a sposarsi a soli 13 anni, Aminetou ha fondato l'”Associazione delle Donne Capi Famiglia” (AFCF), contro le violenze domestiche e sessuali, il lavoro domestico delle minorenni, la schiavitù, il razzismo, l’esclusione, la tratta e il matrimonio precoce, la povertà. Assiste legalmente donne vittime di violenze e opera per l’alfabetizzazione e promuove l’accesso delle donne al livello decisionale del suo paese.
La Premiazione – un contributo economico di 20 mila da impiegare nel progetto per cui è stata selezionata – si è svolta ieri sera, venerdì 31 maggio 2019, al teatro Splendor di Aosta. Nel corso di una cerimonia, presentata dal direttore artistico Paola Corti insieme con le due madrine di questa edizione: Barbara Biasia e Milena Béthaz, due donne fortemente segnate dalla vita ed esempio di resilienza mentre il Premio è stato consegnato dal Presidente del Consiglio Valle, Emily Rini, dai Vicepresidenti Joël Farcoz e Luca Distort, e dal Consigliere segretario Claudio Restano.
Il Premio popolarità – 15 mila euro – è stato assegnato dal pubblico con una votazione via web a un’altra finalista: Cacilda Massango del Mozambico. Scopertasi sieropositiva e madre di una bambina malata, si è attivata a favore di “Eu DREAM” in Mozambico, movimento in difesa del diritto alla salute e all’accesso gratuito alla terapia per i malati di AIDS, ha sostenuto centinaia di donne affette da HIV aiutandole a ritrovare un loro ruolo centrale nella famiglia e nella società e promosso il diritto alle cure per i loro bambini, spesso dimenticati.
La terza finalista, cui sono andati 10 mila euro, è stata Francesca Faedi, astrofisica marchigiana, si è dedicata in particolare alla ricerca e allo studio di pianeti extrasolari, rivoluzionando la ricerca scientifica, prima basata solo sulle osservazioni del nostro sistema solare. Si è dedicata all’esplorazione spaziale, contribuendo a scoprire pianeti che sono diventati target preferenziali per studi atmosferici intensi ed ha scoperto pianeti di dimensioni minori. Fortemente impegnata nel sensibilizzare le giovani donne allo studio di materie scientifiche, svolge azione di formazione nelle scuole. Una parte importante del suo lavoro consiste nella divulgazione scientifica, all’estero e in Italia.
È stato poi consegnato il Premio Soroptimist International Club Valle d’Aosta, che ammonta a 3 mila euro, ad Elisabetta Iannelli, avvocato e vicepresidente di AIMaC (Associazione Italiana Malati di Cancro parenti e amici).
Il Premio, promosso dal Consiglio regionale della Valle d’Aosta con il patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in collaborazione con il Soroptimist International Club Valle d’Aosta, con il brand Donna Moderna in qualità di media partner e con il contributo della Fondazione CRT.