Palazzo Cogne, per il giudice il ricorso della Regione è inammissibile

E' giunto nella giornata di oggi, mercoledì 3 luglio, il pronunciamento sull'istanza dell'ente proprietario dello stabile. Il magistrato non ha ritenuto chiari i presupposti della richiesta dell'amministrazione.
Palazzo Cogne , sede del Ccs
Cronaca

L’attesa è durata un giorno. Dopo l’udienza di ieri mattina, nella giornata di oggi, mercoledì 3 luglio, il giudice civile del Tribunale di Aosta Davide Paladino ha dichiarato inammissibile il ricorso in via d’urgenza della Regione per ottenere lo sgombero dei locali occupati – in regime di comodato – dal CCS Cogne, all’interno dell’omonimo palazzo, in corso Battaglione, ad Aosta.

Il magistrato non è entrato nel merito della querelle tra le parti, ritenendo a monte non chiari i presupposti della richiesta dell’amministrazione di piazza Deffeyes e ponendo anche a suo carico le spese del giudizio. L’ente aveva chiesto, nell’istanza presentata all’inizio dello scorso giugno, la liberazione dei locali per consentirne la messa in sicurezza e la progettazione della sistemazione definitiva.

La scelta della Regione era maturata dopo il deposito di un aggiornamento della perizia affidata al consulente incaricato, l’ingegner Sandro Pariset, secondo il quale tutti i locali del palazzo erano da ritenere inagibili. Una visione opposta a quella ribadita dinanzi al giudice dal presidente del Circolo Giorgio Giovinazzo, secondo cui pochi, e mirati, interventi avrebbero consentito di risolvere i problemi di sicurezza.

Alla luce del verdetto, l’associazione – rappresentata nel giudizio dall’avvocato Piercarlo Carnelli – ricordando la sospensione delle sue attività nel periodo estivo, fino a settembre, auspica la possibilità di individuare una soluzione condivisa alla querelle con l’amministrazione regionale.

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