“L’obiettivo è volutamente ostruzionistico”. Lega, Mouv’ e Restano mettono subito le carte sul tavolo, annunciando all’esordio del Consiglio regionale la presentazione di 3000 emendamenti (1400 sulla mobilità, 900 sulla variazione di bilancio e 600 sui segretari comunali) sui 5 disegni di legge all’ordine del giorno.
“E’ la seconda volta che vengono scaricati dei provvedimenti senza il tempo di approfondirli e discuterli” spiega il consigliere di Mouv’ Roberto Cognetta “E’ un atto di disprezzo verso le commissioni e verso quest’aula”.
L’invito alla Presidente del Consiglio regionale Emily Rini è di far rispettare le regole. “Un percorso si stava facendo – ricorda il consigliere della Lega VdA Stefano Aggravi – certo fuori da un cronoprogramma che qualcuno ha firmato. Il Presidente Fosson voleva inaugurare un nuovo percorso, che mi sembra più vecchio dell’ancien regime”.
Il dito è puntato su Rete Civica. “Acquistare le pagine sui giornali non serve a niente, le enunciazioni di principio non servono a niente se non vengono rispettati. – attacca Claudio Restano – Dove è finito il dialogo, la democrazia, il confronto e la trasparenza?”
Condivide le critiche dei colleghi il M5S: “A rimetterci oggi di questa scelta antidemocratica – sottolinea Luciano Mossa – saranno i cittadini che is troveranno con provvedimenti fatti male e calati dall’alto”.
Para gli attacchi Chiara Minelli di Rete Civica che ricorda come il provvedimento sulla mobilità “discenda da una proposta fatta nella precedente legislatura. C’è stata sì una brusca accelerata, ma solo perché ci sono dei contributi che altrimenti verrebbero persi”.
Sollecitata dalla minoranza interviene la Presidente Rini, poco prima di convocare una riunione informale dei capigruppo: “Pur non avendo violato il dettato regolamentare non posso non sottolineare come la pagine scritta in questa occasione non sia positiva, soprattutto non sia stata portata avanti una procedura rispettosa del ruolo del consiglio regionale”.
