Industria, gli imprenditori valdostani in un “clima di attesa”

Pesano le preoccupazioni sul piano della politica sia a livello nazionale che internazionale.
Economia

E’ ancora in chiaroscuro il quadro che emerge dall’indagine previsionale del terzo trimestre di Confindustria Valle d’Aosta. Un “clima di attesa”, legato anche alle grandi preoccupazioni sul piano della politica sia a livello nazionale che internazionale.

Le previsioni degli imprenditori valdostani restano “sostanzialmente ferme ma si delineano alcuni segnali di rimbalzo legati ad alcuni indicatori in particolare quelli legati agli ordini export e al carnet ordini”. Peggiora il dato relativo al clima di fiducia: il saldo ottimisti- pessimisti passa da un +13,16% fatto registrare lo scorso trimestre ad un +5,13% dell’attuale ma resta sempre in terreno positivo.

Rimane su valori negativi il dato relativo all’occupazione dove dal -2,56% fatto registrare lo scorso trimestre si registra ancora un lieve calo che porta il dato ad un -5,13%. Diminuisce invece il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni che interessa in questo trimestre circa l’8% delle imprese intervistate. Variazioni in positivo fa registrare la composizione del carnet ordini, in particolare diminuisce la percentuale di imprese che hanno una scarsa visibilità che si attesta su circa un 18%; migliora il dato relativo alle aziende che hanno ordinativi da uno a tre mesi e otre tre mesi che si attestano rispettivamente su circa il 43% e 39%.

“Andamento positivo per il tasso di utilizzo degli impianti che torna a crescere dopo il lieve calo fatto registrare lo scorso trimestre e che si attesta su di un +70,36%. – spiega Confindustria Vda – Diminuiscono le imprese con programmi di investimento di un certo rilievo (da 23,33% a 18,75%) e scende anche la percentuale di aziende che hanno in progetto interventi di semplice sostituzione che scendono dal 40% dello scorso trimestre al 34,38% dell’attuale. Quasi la metà del campione non intende effettuare investimenti”.

In positivo l’andamento degli incassi dove la percentuale di imprese che segnala ritardi negli incassi rispetto ai termini di pagamento pattuiti scende dal 54,05% al 42,11%. Peggiora seppur di poco il dato relativo ai tempi medi di pagamento: la media è di circa 60 giorni per i pagamenti tra privati mentre il ritardo sale a circa 65 giorni per la Pubblica Amministrazione.

Per Giancarlo Giachino, Presidente di Confindustria Valle d’Aosta: “Per avviare un cammino di crescita e di espansione che sia duraturo sarà vitale concentrare le risorse disponibili su pochi obiettivi strategici e non sprecare le opportunità di sviluppo. Occorrono misure che siano efficaci, in grado di dare fiducia al sistema imprenditoriale e che diano nuova linfa ad un percorso di crescita da delinearsi insieme in sinergia con le istituzioni”.

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