La situazione del ghiacciaio di Planpincieux è “divisa sui vari settori. Il settore A, quello più basso che sta accelerando” porta con sé “un piccolo volume di 25mila m³ circa, mentre il settore B che osserviamo con i 250mila m³ potenzialmente instabili continua il suo trend di velocità costante, come il settore C che rimane a velocità basse senza evidenziare nessuna accelerazione”.
A spiegarlo, nel quotidiano bollettino di informazione, è Fabrizio Troilo, glaciologo della Fondazione Montagna Sicura.
Nella serata di ieri, lunedì 30 settembre, si è verificato un crollo di stimati circa 5.000 metri cubi. “Tale accadimento – spiega una nota – non muta le valutazioni finora fatte in termini di scenari di rischio”.
Prosegue intanto il lavoro di allineamento dei 2 sistemi di monitoraggio – quello fotografico del CNR-IRPI (Geohazard Monitoring Group) e del quello radar appena installato – operazione che dovrebbe produrre i risultati attesi nella giornata di domani.
Nei prossimi giorni è previsto un abbassamento delle temperature, come segnalato dal Centro funzionale regionale, che tuttavia non inciderà nell’immediato ad un rallentamento delle velocità.