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Banda ultra larga in Valle d’Aosta adesso è una realtà

Le tante azioni messe in campo dal piano Vda Broadbusiness con cui l’amministrazione regionale, utilizzando fondi FESR, ha portato, tramite la società INVA, in Valle d’Aosta la banda larga posizionando dorsali in fibra ottica su tutto il territorio.
Torre delle comunicazione INVA
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La Valle d’Aosta da regione periferica con rischio concreto di digital divide – il divario digitale esistente tra chi ha accesso effettivo alle tecnologie dell’informazione e chi ne è escluso – a territorio tra i più connessi in Europa. Se questo risultato è stato raggiunto il merito va per buona parte al piano Vda Broadbusiness con cui l’amministrazione regionale, utilizzando fondi FESR, ha realizzato, tramite la società INVA, dorsali in fibra ottica su tutto il territorio della Valle d’Aosta con l’obiettivo di raggiungere tutte le principali postazioni degli operatori mobili e degli operatori fissi.

Diverse le azioni concrete che il progetto ha realizzato da quando è stato avviato 7 anni or sono. “Sin dagli esordi del progetto ci siamo riproposti di abilitare le principali postazioni di telecomunicazioni per portare il segnale 4G in tutta la Valle, comprese le vallate laterali, consapevoli che la connessione da mobile sarebbe cresciuta esponenzialmente” spiega Enrico Zanella, direttore generale di INVA. E così ora in Valle si contano 80 stazioni radio base abilitate alla banda ultra larga dislocate in tutte le vallate.

ruspa, lavori

Tra le azioni perseguite dal piano Vda Broadbusiness anche la dotazione di tutta la Pubblica Amministrazione, ovvero comuni, comunità montane ed enti regionali, di una connessione ad alta velocità. “Non era per nulla scontato, solo 7 anni fa avevamo alcuni comuni valdostani senza collegamento Adsl” commenta ancora Zanella. Ora la PA della Valle d’Aosta ha una capacità di trasmettere e di scaricare dati a 100mega al secondo, uno dei livelli tra i più avanzati nell’UE.

Oltre a questo sono stati installati circa 600 hotspot Wi-Fi in altrettante località della Valle d’Aosta: punti di accesso al web liberi e gratuiti, a disposizione di residenti e turisti con una registrazione e credenziali uniche, che non cambiano quindi da un hotspot all’altro.  “Indubbiamente oggi, con la fibra, è più facile promuovere servizi digitali, che, senza questa infrastruttura, sarebbero praticamente impensabili. Tra questi, solo per fare un esempio, il fascicolo sanitario elettronico” spiega ancora Zanella.

Vda Broadbusiness è stato anche un grande lavoro di equipe. “Vi ha lavorato per tutti questi anni un gruppo di esperti misto Regione – INVA che si è confrontato con le regole previste dall’Agcom e dal codice delle comunicazioni incassando anche il via dall’Unione Europea che ha cofinanziato il progetto solo dopo aver ottenuto alcune garanzie  come la neutralità della rete, il ritorno dell’investimento, un rapporto virtuoso tra costi e ricavi” spiega Roberto Jordaney, program manager del progetto per la Regione Valle d’Aosta.

Ora la rete di fibra ottica costruita e di proprietà della Regione può essere data in affitto. A fronte del pagamento di un canone di locazione, che garantisce per la Regione un ritorno dell’investimento, gli operatori di telecomunicazioni che ne fanno richiesta possono utilizzare la rete preoccupandosi di portarla a casa dei privati. Al momento hanno aderito i principali colossi delle telecomunicazioni come Tim, Vodafone, Fastweb, Eolo e Open Fiber nonché operatori locali come FastAlp. “E’ in fase di definizione l’accordo con WindTre, e in valutazione con Iliad” spiega Jordaney.

Fibra ottica

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