San Valentino si avvicina, piazza Deffeyes ancora indecisa se festeggiare

Un nuovo governo, sia esso di scopo o istituzionale, utile per evitare il 14 febbraio lo scioglimento del Consiglio Valle, è fermo ai blocchi di partenza. Fra ambizioni personali e calcoli elettorali, i 18 non ci sono
San Valentino
Politica

La festa degli innamorati si avvicina, ma anziché prepararsi a celebrare un’unione i 35 di Piazza Deffeyes sembrano sempre più vicini a sancire un divorzio. Un nuovo governo, sia esso di scopo o istituzionale, utile per evitare il 14 febbraio lo scioglimento del Consiglio Valle, è fermo ai blocchi di partenza. Fra ambizioni personali e calcoli elettorali, i 18 non ci sono. L’ex maggioranza si ferma oggi a 16 voti, includendo però anche i 2/3 consiglieri Uv e la nuova consigliera di Alliance Valdotaine Alessia Favre, la cui posizione sulla prosecuzione della legislatura è tutt’altro che scontata. Nelle scorse settimane, infatti, l’ex Presidente di Uvp e l’attuale del Leone Rampante Lavevaz avevano ribadito l’esigenza di approvare il bilancio regionale per ridare poi la parola agli elettori. 

Se del numero 16 non v’è una certezza, dal 18 in poi è una chimera. In questi giorni di confronti e pourparler i fronti su cui si è lavorato sono due: da una parte Rete Civica, dall’altra quello della Presidente del Consiglio Valle Emily Rini e di Claudio Restano.

I “civici” hanno presentato a tutti i gruppi consiliari un proprio appello per “verificare la possibilità di una fase temporanea di convergenza istituzionale per approvare norme fondamentali, per andare poi al voto”. Appello accompagnato da una sorta di nuovo cronoprogramma con cinque obiettivi: riforma elettorale (trovare una sintesi condivisa entro febbraio, oppure indire entro la primavera un referendum popolare),  norma di attuazione per disciplinare le concessioni delle grandi derivazioni di acque, ridisegnare in breve tempo le associazioni dei comuni, riformare il regolamento del Consiglio regionale e approvare la legge istitutiva dell’Osservatorio Antimafia.

L’appello di Rete Civica al momento non sembra aver smosso quei gruppi che da settimane invocano il voto anticipato, ovvero Lega Vda, Mouv’, Vda Libra ma anche il M5S. Il nuovo accordo amministrativo proposto da Rete Civica non convince neppure alcuni esponenti dell’ex maggioranza, che puntano a blindare i due consiglieri Minelli e Bertin in un contratto politico, magari anche con l’assunzione di qualche responsabilità di governo.

La presenza di Rete Civica in un nuovo governo è poi difficilmente conciliabile con un progetto più orientato verso il centro destra, portato avanti dalla Presidente del Consiglio Emily Rini, a cui si è avvicinato negli ultimi tempi il consigliere Claudio Restano.

Dopo aver per giorni snobbato i movimenti, con incontri confinati nelle stanze di piazza Deffeyes, i gruppi consiliari hanno deciso oggi il loro coinvolgimento. La riunione, nel pomeriggio nella sede del Leone Rampante, ha visto la partecipazione di Uv, Uvp, Alpe e Stella Alpina. Ai partiti i consiglieri dell’ex maggioranza hanno portato un resoconto sul lavoro della II Commissione sul bilancio e sulle trattative per un nuovo governo. Due questioni che diversi consiglieri dell’ex maggioranza vogliono tenere strettamente legate. Per questo il voto della Commissione, atteso per domani mattina, non è scontato. In assenza di un rinvio, Giovanni Barocco tornerà a giocare il ruolo dell’ago della bilancia. A togliere le castagne dal fuoco all’ex consigliere Uv potrebbe essere il Presidente Pierluigi Marquis con la proposta di posticipare il voto di qualche giorno. Tempo utile per capire se San Valentino in piazza Deffeyes verrà festeggiato con nuove promesse e dichiarazioni di amore.

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