Era in servizio in Valle praticamente da quando si era arruolato nella Guardia di finanza, il maresciallo Marco Musichini, morto oggi nell’incidente scialpinistico sul Monte Rosso di Vertosan (Saint-Pierre). La fase iniziale della sua carriera, al Gruppo Aosta, lo aveva visto assegnato alle pattuglie e ad altre attività investigative classiche delle “Fiamme gialle”.
42enne di origini laziali (della zona di Fiuggi), si trovava a suo agio nei panni operativi. Al comando regionale di via Clavalité, gettato nello sgomento dalla notizia (in un periodo giò funesto per il Corpo, vista la morte del brigadiere Roberto Ferraris, a metà dello scorso dicembre, sempre in un incidente in montagna), c’è ancora chi lo ricorda tra i militari protagonisti di un sequestro di sette etti di hashish, al tunnel del Gran San Bernardo.
Una delle ultime operazioni, perché in Musichini albergava la passione per lo sci, per le montagne che circondano la Valle, ed appena ne ha avuto l’opportunità l’ha coniugata con il suo orizzonte professionale. Ha così frequentato il corso da soccorritore ed è stato destinato ad una delle due stazioni del Soccorso Alpino della Guardia di finanza esistenti nella regione, quella di Entrèves (Courmayeur).
Con i colleghi, agli ordini del maresciallo aiutante Delfino Viglione, negli ultimi 6-7 anni aveva partecipato a numerose missioni in aiuto di alpinisti in difficoltà. Alcune tutt’altro che semplici, tanto che allo scorso anniversario del Corpo, in giugno, gli era stato consegnato un encomio solenne per l’intervento a favore di due turisti svizzeri, e due francesi, rimasti bloccati di notte su un ghiacciaio a -15 gradi.
E proprio in un’attività di aggiornamento in montagna era impegnato oggi il finanziere. Con altri cinque colleghi era salito, con le pelli agli sci, al Monte Rosso, sopra Saint-Pierre. Erano arrivati in vetta, quindi il tempo di togliere le pelli, di rifocillarsi, di riprendere fiato, di cambiarsi ed era iniziata la discesa. Musichini chiudeva il gruppo. Forse è scivolato, forse inciampato: è finito giù da un salto di roccia, per circa 150 metri.
I commilitoni hanno dato l’allarme e sul posto, a circa 2.940 metri di altitudine, è arrivato l’elisoccorso, con i tecnici del Soccorso Alpino Valdostano, ma al medico non è rimasto altro da fare che constatare il decesso. Il corpo di Musichini è stato portato all’obitorio di Aosta, dov’è ora a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Il comandante del Gruppo Aosta, il tenente colonnello Francesco Caracciolo, ha avuto il non semplice compito di informare la famiglia del militare, che lascia la moglie Chiara e la figlia Melissa. Nel pomeriggio, con una nota, il Presidente della Regione e il Governo regionale hanno espresso cordoglio per la scomparsa del Maresciallo, nonché vicinanza ai parenti ed alla Guardia di finanza.