“È un lavoro che va avanti da mesi, cercando di raggruppare attorno ad un progetto delle persone slegate dal mondo della politica attuale, riuscendo a fare la lista civica che si chiamerà ‘Rinascimento Aosta’”.
Le parole sono dell’imprenditore Giovanni Girardini, che dopo i “rumors” – e le conferme – degli scorsi mesi dà il via pubblicamente alla campagna elettorale che lo vede candidato alla carica di Sindaco di Aosta.
Il nome della sua lista rilegge quello del critico d’arte e deputato Vittorio Sgarbi – che durante la conferenza stampa si collegherà in diretta da Sutri, il comune laziale di cui è Sindaco – e l’ispirazione arriva da lì: “C’è bisogno di un Rinascimento per tanti aspetti che riguardano la vita della città – spiega Girardini -, dopo un ‘Medioevo’ dei costumi. Un cambiamento in tutte le forme dalla composizione della lista al programma, alla campagna elettorale e nell’amministrare. Speriamo di esserne capaci, questo è un sano timore”.
Investitura che arriva – si diceva – direttamente da Sgarbi stesso: “È importante la solitaria candidatura di chi ha merito rispetto al mutismo e l’immobilismo dei partiti e chi ha avuto le vicende politiche che conosciamo in Valle d’Aosta, per alzare la testa non con vaghe indicazioni ma con ‘Rinascimento’, la più grande espressione della civiltà umana che ha anche un significato letterale: la rinascita di una dimensione nuova della politica e di un paese”.
E ancora: “Questa è la prima lista per la città di Aosta a presentarsi con un candidato coraggioso e colto, in grado di garantire alla città la lucidità del buon senso. Ad Aosta non c’è la consapevolezza della civiltà che rappresenta davanti a tutto mondo, non di destra né di sinistra ma al di sopra, una città che con le sue testimonianze romane, medievali ed i suoi musei può stare davanti al mondo per la sua bellezza”.
Il programma
Il programma nella sua interezza che la lista – ancora in chiusura – di “Rinascimento Aosta” mette in campo per le Comunali si trova già sul loro sito, attivato alle 13 di oggi.
Alcuni spunti, però, sono già stati lanciati in conferenza stampa: “Ci sono cose sui tavoli di discussione da trent’anni – attacca Girardini -, dal Consiglio, ad Aosta Future Camp, al Piano strategico. Molti elementi sono triti e ritriti e mai realizzati ma devono esserlo in 5 anni, non in dieci, venti, cinquanta. È il caso di fare un programma per Aosta 2025”.
Il punto di partenza si chiama “Aosta Città giardino”: un rinascere – appunto – con nuovi sistemi di veicolarità, e “l’idea che il verde non è solo una cosa costosa e da ‘mantenere’, ,a che oggi va portato dentro la città creando ombra e spazi vivibili e gradevoli”, aggiunge il candidato Sindaco.
Accanto a lui, in corsa per la carica di Vicesindaca siede Roberta Balbis, libera professionista, che aggiunge l’idea di un nuovo Piano di viabilità per una città più interconnessa, il rafforzamento delle sinergie con le associazioni religiose e laiche, i percorsi formativi aperti a tutti per internet, un Piano organico contro il dissesto stradale e di abbattimento delle barriere architettoniche ma anche la conservazione, ed il rafforzamento, della cultura locale perché, spiega, “La tradizione sprona ad una maggiore consapevolezza di sé, oltre a preservare un patrimonio condiviso. La gente ne ha necessità e desiderio”.
Girardini, di suo, si spinge oltre, premendo sul tasto di un comprensorio turistico in collaborazione tra Aosta, Gressan (soprattutto con Pila) e Charvensod e un corso Battaglione che diventi “un polmone verde. Non pensiamo che la ciclabile debba essere una striscia che affianchi la macchine, ma che tutta la parte nord adibita a parcheggi debba essere un’arteria verde che va avanti fino all’Area Megalitica”.
Il passo di discontinuità arriva con l’Arco di Augusto: “La zona deve essere pedonalizzata per forza se crea problemi così importanti – si chiede Girardini -? È il caso di farlo così com’è adesso, che crea solo problemi e non piaceri? Anche se rimane una grande rotonda come l’Arc de triomphe di Parigi non è un problema, è un bel biglietto da visita lo stesso”.
I candidati
La squadra, si diceva, è ancora da completare. Intanto, tra gli aspiranti Sindaco e Vice, si cominciano a svelare i nomi certi.
Uno è seduto vicino a Girardini, ed è l’avvocato Andrea Balducci. Assieme a loro ci sono l’albergatrice Eleonora Baccini, l’Ispettore di Polizia in pensione Giovanni Seghi, l’impiegata amministrativa Usl Cristina Dattola, l’imprenditrice turistica Françoise Pennacchioli, l’osteopatia e preparatore atletico Mrani Alaoui Ismael, il dirigente scolastico Federico Marchetti, il direttore di emittente radio Rocco Foti, il responsabile di esercizio commerciale Luca D’Agostino cui si aggiungono Maddalena Cristiani (albergatrice), Chiara Canonica (responsabile di esercizio commerciale), Corrado Pallais (ristoratore), Enrico Allera Longo (ristoratore) e Roberto Di Francesco (lavoratore autonomo).