In una domenica pomeriggio pre-epidemia una coppia a passeggio in una località di richiamo sarebbe passata inosservata. Invece ieri, domenica 22 marzo, quell’uomo e quella donna assieme in strada in una Cogne deserta sono saltati all’occhio da subito ai Carabinieri della locale stazione, che si sono avvicinati per controllarli e hanno finito per denunciarli per inosservanza del provvedimento dell’autorità.
Alla domanda di rito sul motivo perché fossero fuori casa, i due – residenti in Valle ed ognuno sulla sessantina – hanno risposto: “siamo stati a fare un giro in montagna, là non c’è nesssuno”. Tanta sincerità non ha premiato, perché tale spostamento non è ritenuto consentito dai decreti del presidente Conte e dalle ordinanze regionali adottate per contenere la diffusione del Coronavirus. I Carabinieri hanno quindi denunciato entrambi.
A dispetto di quanto si potrebbe pensare, visto il tempo passato dall’entrata in vigore delle restrizioni, i numeri dell’attività quotidiana delle forze dell’ordine dicono che sono ancora molte le persone che non sembrano aver capito che la possibilità di uscire di casa è legata solo a motivi di lavoro, sanitari o di estrema necessità, come la spesa (rispetto alla quale sono state però applicate ulteriori restrizioni, come la possibilità di effettuarla solo nel comune di residenza, salvo che in esso non vi siano negozi).
Dal bollettino quotidiano si apprende infatti che i controlli effettuati dalle forze dell’ordine sul rispetto dei vari provvedimenti sono stati, solo nella giornata di ieri, domenica 22, 821, dai quali sono scaturite 18 denunce, trasmesse alla Procura della Repubblica, competente per la sanzione penale (che va da 203 euro a tre mesi di arresto). Oltre alla coppia in montagna, sono stati colpiti da denuncia un ragazzo che era stato a trovare degli amici, un piemontese che si era recato a Brusson a trovare la compagna e quattro giovani in giro assieme senza motivo.