Si è svolta ieri sera “con grande successo e partecipazione” dalle 21 alle 21.30 la protesta dei commercianti e ristoratori di Courmayeur, Saint-Vincent, Chatillon e Valtournenche contro le misure prese dal governo per la “fase 2”.
“Per 30 minuti sono state alzate le serrande e illuminati i locali, le sale e le insegne della maggior parte delle attività del paese. Ovviamente nessun servizio, nessuna presenza o vendita al pubblico nel totale rispetto delle disposizioni in atto”, scrivono i promotori di “Riaccendiamo Courmayeur“.
Ed il rinvio al 1° giugno della riapertura di bar, ristoranti e non solo continua a tenere banco. Ad alzare la voce questa volta sono i Giovani Imprenditori Confcommercio e Fipe VdA, che esprimono “delusione e amarezza”.
“Siamo tristi ed amareggiati per la mancanza di immediatezza dei provvedimenti a sostegno degli imprenditori rispetto a quanto deciso da Roma e preoccupati per il mancato esercizio da parte delle nostre autorità regionali”, commenta Maria Elena Udali, Presidente Giovani Imprenditori Fipe VdA.
“La decisione di aprire bar e ristoranti dal 1 giugno rappresenta una pericolosa lungaggine, si rischia concretamente il fallimento dei pubblici esercizi non solo per l’ennesimo rinvio, ma anche a causa dell’incertezza di ciò che avverrà in tale data“, continua.
Anche i Giovani Imprenditori Confcommercio nutrono forti perplessità: “La stessa sensazione si ha per quanto riguarda il settore benessere, inclusi i fornitori”, commenta la Presidente Amina Bodro. “Questa situazione porterà inevitabilmente l’aumento di un fenomeno già presente prima, ovvero l’esercizio abusivo della professione”.
“Siamo in ginocchio, ma ci rialzeremo e ci ricorderemo di chi in politica ha preso tempo, rinvia le decisioni e mostra poco coraggio e scarsa iniziativa per il presente e per il futuro”, conclude Amina Bodro. “Concordiamo che la sicurezza di tutti contro il Covid-19 sia la priorità, ma che non rappresenti un alibi per coprire la mancanza di idee ed impegno rispetto ad un’economia che rischia il fallimento”.