Dopo i risultati dei tamponi, i Nas tornano alla microcomunità di Doues

Delegato dalla Procura, il sopralluogo dei militari, che erano già stati nella struttura nelle scorse settimane, fa seguito alla notizia della positività al Covid-19 di 17 ospiti su 18 del “Foyer de vie”.
La microcomunità di Doues
Cronaca

C’erano già stati nelle scorse settimane, nell’ambito dell’inchiesta della Procura sull’emergenza sanitaria del nuovo Coronavirus nelle strutture per anziani della Valle, ma nella mattinata di oggi, martedì 29 aprile, ci sono tornati. Il nuovo sopralluogo dei Nas dei Carabinieri al “Foyer de vie” di Doues è scattato con l’emergere dei risultati dei tamponi effettuati agli ospiti, con 17 su 18 risultati positivi a Covid-19.

Le modalità del sopralluogo sono quelle viste sin dall’inizio delle attività investigative su questo versante: i militari acquisiscono documentazione (anche clinica), verificano lo stato dei luoghi (anche con riguardo alle modalità di isolamento e ad altri aspetti) e possono sentire delle persone. Affidato al pm Francesco Pizzato, il fascicolo ha visto, dall’inizio di aprile, numerosi accessi del genere.

I Carabinieri hanno controllato il “Refuge Père Laurent” di Aosta, l’Istituto clinico Valle d’Aosta di Saint-Pierre, la “Piccola Casa della Divina Provvidenza Cottolengo” di Saint-Vincent, alcuni centri di Aosta (gestiti dalla società “KCS Caregiver”) e la casa di riposo “Saint-Leger” di Aymavilles. Materiale documentale clinico era poi stato richiesto all’Usl sui contagi in altre microcomunità del territorio.

L’indagine è partita d’ufficio e una prima annotazione depositata in via Ollietti dai militari ha condotto a ipotizzare i reati di omicidio colposo plurimo e epidemia colposa riguardo alla gestione dei degenti all’interno del “Refuge Père Laurent”, nel capoluogo regionale. Il resto delle risultanze raccolte sul territorio è ancora in via di valutazione da parte degli inquirenti e, ad oggi, non sono stati formulati addebiti, né iscritti indagati.

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