Sono iniziati martedì 5 maggio i test sierologici effettuati presso l’IRV, Istituto Radiologico Valdostano. In meno di quattro giorni, sono già circa cento le persone che si sono recate presso la struttura per un prelievo del sangue alla ricerca di tracce di anticorpi al Covid-19.
Un alto numero che ha determinato un rallentamento nella refertazione degli esami, passata dalle 24/48 ore previste fino ad un massimo di cinque giorni lavorativi: “Fatichiamo a gestire anche le telefonate”, spiega Mirko Ariu, amministratore dell’IRV. “Le analisi vengono effettuate da un laboratorio di Torino con cui abbiamo un accordo di partnership, per cui, tra i nostri test ed i loro, un rallentamento è fisiologico. Tengo a precisare che il test sierologico da noi effettuato è un prelievo di sangue venoso analizzato in chemiluminescenza e non uno di quei test rapidi”.
Quotidianamente, 25-30 persone si recano all’IRV con accesso singolo alla ricerca delle immunoglobuline IgM e IgG: la presenza delle prime indica che la persona è entrata in contatto con il virus di recente, mentre le IgG rivelano una presenza del virus più lontana nel tempo.
“La presenza delle une e/o delle altre determina lo stato della persona, e starà poi al medico di riferimento valutare il da farsi”, prosegue Ariu. “In caso di positività dobbiamo segnalarlo al servizio di igiene. Non sono solo i privati a voler effettuare i test, ma spesso anche le aziende: dipende però dal loro protocollo di sicurezza, in questo caso l’iter è diverso”.