“Sono passati 70 giorni da quando la nostra Associazione civica si è costituita annunciando quale primo obiettivo quello di presentare una lista civica per le elezioni comunali, programmate nel corrente mese di maggio, dopo le regionali che avrebbero dovuto tenersi ad aprile. In questo periodo Rinascimento Aosta è cresciuta e ha avuto modo di far conoscere la propria visione su un nuovo modo di fare politica, lontano da schemi obsoleti, clientelari e scollegati dalla realtà di cittadini, imprese e operatori”.
A scriverlo è l’Associazione guidata da Giovanni Girardini, che dal Capoluogo ha deciso di spostarsi più in là, mutando il nome in Rinascimento Valle d’Aosta.
L’obiettivo è puntato sulle Elezioni regionali, inizialmente previste per il 19 aprile poi spostate al 10 maggio ed infine rinviate in autunno a causa dell’emergenza Covid-19: “Moltissime le richieste giunte affinché Rinascimento Aosta potesse interessarsi anche dell’intera Regione, oltre che del Comune di Aosta – scrivono –, nell’ottica di rompere la deriva ultradecennale delle varie Amministrazioni Regionali succedutesi che hanno visto: strategie del tutto scoordinate e mai corroborate da approfondite analisi gestionali ed economiche di fattibilità; grandi opere, sovente rimaste incomplete (a titolo esemplificativo ma non esaustivo Trenino di Cogne, Università nuova, Area Megalitica, Aeroporto) e comunque di dubbio profilo in termini di sostenibilità economica (Casinò, per esempio)”.
Ma anche: “Totale assenza di attenzione al comparto produttivo, alle imprese di capitali e di persone, ai lavoratori autonomi con e senza Partita Iva, al mondo dei liberi professionisti, il tutto cullando l’insana utopia di attingere senza limiti alle risorse pubbliche, in primis dalla Regione ma anche da tutte le Partecipate Regionali, quali erogatrici di posti di lavoro; totale disattenzione verso uno sviluppo reale dell’autonomia, tristemente conclamatasi anche in questa emergenza sanitaria; sostegno disomogeneo alle diverse aree del territorio, in funzione di interessi politici e di parte”, prosegue l’Associazione.
“Per questi ed altri motivi – dichiara il Presidente Girardini in una nota – Associazione Rinascimento Aosta muta la sua denominazione in Rinascimento Valle d’Aosta e, nel confermare la propria candidatura alle prossime elezioni comunali di Aosta, annuncia oggi l’impegno per le prossime elezioni regionali, avviando dalla data odierna un percorso di analisi e consultazioni in merito alla composizione di un programma, di una squadra e di un assetto che rispecchino i principi fondanti dell’Associazione”.
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nell’articolo viene citato che il nuovo movimento/partito è “lontano da schemi obsoleti, clientelari e scollegati dalla realtà di cittadini, imprese e operatori”….ma in foto c’è ACCORNERO noto per essere distante da certi schemi Rollandiniani……….mah ….sarà duro scegliere alle prossime elezioni ma non prendeteci troppo in giro grazie
Secondo me sottovaluti le capacità del Manager culturale Accornero, che si è dimostrato molto valido nel rapporto con gli imprenditori soprattutto locali durante il suo mandato al Forte di Bard…
Leggo “l’insana utopia di attingere senza limiti alle risorse pubbliche, in primis dalla Regione ma anche da tutte le Partecipate Regionali, quali erogatrici di posti di lavoro”
Ma se ne rende conto solo adesso l’Accornero dato che è stato licenziato da una partecipata, Finaosta perlappunto, e quindi cerca di rifarsi una verginità? Ma ci prendete per disinformati? Meglio un’insana utopia di una malsana distopia allora. Tanto il lupo perde il pelo ma non il vizio dicono. Se volete essere credibili non andate a braccetto con tali soggetti impresentabili.