Ostaggi Filippine, scaduto l’ultimatum. Stato di emergenza sull’isola di Jolo

L'italiano Vagni, uno svizzero e una filippina sono in mano ai ribelli di Abu Sayyaf dal 15 gennaio scorso. I militanti hanno confermato la minaccia di decapitare uno dei sequestrati se l'esercito non si ritira.
News Nazionali

Manila, 31 mar. (Adnkronos/Ign) – Il governo filippino ha dichiarato lo stato di emergenza nell'isola di Jolo, dove oggi è scaduto l'ultimatum imposto dai ribelli di Abu Sayyaf che minacciano di decapitare uno dei tre ostaggi della Croce Rossa, tra i quali l'italiano Eugenio Vagni, se l'esercito non si ritirerà.

L'ultimatum dato al governo per ritirare tutte le truppe praticamente dall'intera isola di Jolo è scaduto alle 2 del pomeriggio ora locale, le otto di mattina in Italia.

Secondo fonti locali, il governatore della provincia di Solu, Abdusakur Tan, presidente del comitato che gestisce la crisi degli ostaggi, ha detto che sono in stallo i negoziati tra il capo dei ribelli Albared Parad ed il governo. E ha dichiarato di "prepararsi al peggio mentre spera per il meglio".

Il senatore Richard Gordon, presidente della Croce Rossa filippina, ha riferito di aver parlato per telefono con Parad 30 minuti prima dello scadere dell'ultimatum. Il leader di Abu Sayyaf ha confermato l'intenzione di tradurre in pratica la minaccia. "Parad ha detto che faranno ciò che intendono fare", ha dichiarato Gordon nel corso di una conferenza stampa in cui è tornato a chiedere ad Abu Sayyaf di risparmiare la vita degli ostaggi.

Un portavoce militare, il colonnello Edgard Arevalo, ha quindi annunciato che il governatore ha proclamato lo stato di emergenza alle 14.15 ora locale. E' stato imposto il coprifuoco in tutta l'isola, mentre soldati del governo, poliziotti e volontari civili armati hanno istituito posti di blocco in tutto la provincia ed hanno iniziato a perlustrare il territorio in cerca dei rapitori ed i loro ostaggi. Le forze di sicurezza hanno ricevuto ordini – ha precisato ancora il portavoce – di adottare le misure necessarie per assicurare l'incolumità della popolazione.

Il presidente Gloria Macapagal-Arroyo segue gli sviluppi della crisi degli ostaggi a Jolo e invita a "pregare per una soluzione pacifica della crisi".

Oltre all'italiano Vagni, in mano ai ribelli di Abu Sayyaf ci sono dal 15 gennaio scorso lo svizzero Andreas Notter e la filippina Mary Jean Lacaba.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte