Bimba morta dopo le visite al Pronto soccorso, l’Usl si scusa per il sollecito sul ticket

In una lettera il Commissario dell'Azienda Pescarmona porge alla famiglia le "più profonde scuse per l’accaduto". E, sul pagamento, spiega: "Si tratta purtroppo di una procedura standard. Va da sé che la richiesta sarà annullata”
Ospedale Beauregard
Società

“Abbiamo preso atto della vostra legittima lamentela apparsa sui social e sui quotidiani conseguente al ricevimento di un sollecito di pagamento del ticket di pronto soccorso. Si tratta purtroppo di una procedura standard della quale gli operatori aziendali non erano a conoscenza di tutte le informazioni necessarie a definirne l’inopportunità. Va da sé che la richiesta sarà annullata”.

Così Angelo Pescarmona, Commissario dell’Azienda Usl, scrive nella lettera indirizzata alla famiglia Chappelu, protagonista la scorsa settimana della vicenda – la cui eco “social” ha fatto molto scalpore – denunciata su Facebook, sull’invio di una richiesta di pagamento del ticket sanitario avvenuto oltre tre mesi dopo la morte, al Regina Margherita di Torino, della piccola Valentina, di 17 mesi, portata in precedenza al Pronto soccorso del Beauregard per essere visitata.

Annullamento della richiesta, come aveva anticipato anche il Direttore Amministrativo Ottonello, che arriva assieme alle scuse. Sempre nella lettera, infatti, il Commissario Pescarmona aggiunge: “A nome dell’intera direzione – si legge – Vi porgo le mie più profonde scuse per l’accaduto ed esprimo la mia più sincera vicinanza per la perdita della piccola Valentina”.

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