Donnas, il Savt proclama lo stato di agitazione alla Domus Pacis

Il sindacato denuncia: "Ferie non godute", "straordinari importanti, peraltro non correttamente pagati" e "turni di lavoro massacranti".
Domus Paci Donnas
Economia

“Ferie non godute”, “straordinari importanti, peraltro non correttamente pagati” e “turni di lavoro massacranti”. Sono alcune delle ragioni dietro allo stato di agitazione proclamato dal Savt Funzione pubblica alla residenza protetta Domus Pacis di Donnas. 

“Una situazione di questo genere non può più essere tollerata e merita di essere affrontata nelle sedi opportune affinché i lavoratori abbiano finalmente delle risposte esaustive ed il giusto riconoscimento economico.” spiega la sigla sindacale. “E’ per questo che il Savt funzione pubblica, dopo essere stato per troppo tempo inascoltato dall’azienda Edos S.r.l. di Firenze, anche a causa di un atteggiamento aziendale fortemente ostruzionistico avverso le relazioni sindacali, ha dichiarato lo stato di agitazione ed avviato le relative procedure”.

Il sindacato ricorda come l’azienda negli ultimi tre esercizi “ha sempre avuto utili importanti”. Ciononostante, la società “non paga gli straordinari ai propri dipendenti e non trova soluzioni rispetto alla carente dotazione organica della struttura”.

Il Savt annuncia, quindi, di voler “rappresentare la situazione anche agli Enti previdenziali ed assicurativi affinché possano valutare se tale gestione del personale abbia avuto ricadute sul tasso di assenza per malattia e/o infortunio”.

 

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