Come sarà il rientro a scuola? Se il dibattito imperversa a livello nazionale, in Valle d’Aosta l’Assessorato regionale all’Istruzione non ha dubbi: a settembre si tornerà in aula in presenza e senza mascherina, salvo che per gli spostamenti.
“La Valle d’Aosta ha predisposto in tutte le scuole il distanziamento di un metro fra un alunno e l’altro” ribadisce l’Assessora regionale all’Istruzione Chantal Certan “Bambini e ragazzi entreranno a scuola con la mascherina, scaglionati nell’arco di 15 minuti o, se presenti, da più ingressi, per toglierla una volta arrivati al proprio banco”. Anche gli insegnanti potranno restare senza mascherina in classe, salvo nei casi in cui avranno necessità di avvicinarsi agli studenti. Per la scuola dell’infanzia sono ancora in corso le valutazioni sull’utilizzo da parte delle maestre di visiera o mascherina. Per i disabili la decisione verrà presa invece caso per caso in accordo con il pediatra o il medico competente.
La mascherina andrà indossata anche negli spostamenti all’interno della scuola. “Per gli intervalli abbiamo chiesto ai docenti di utilizzare quanto più possibile gli spazi esterni e di tenere comunque separate le classi, evitando la promiscuità. Abbiamo dato comunque libertà a ciascuna istituzione di decidere se programmare gli intervalli scaglionati per classe, a seconda degli spazi a disposizione”.
Anche sulle mense saranno i dirigenti in accordo con i comuni a decidere se separare in due o più classi gli studenti oppure se, “come ultima possibilità”, inserire i plexiglas per separare i tavoli. “In ogni caso funzionerà come al ristorante, la mascherina si userà solo per arrivare in mensa e una volta seduti andrà tolta”. Nei primi giorni di settembre la Regione diffonderà un video, realizzato grazie ai ragazzi che hanno prestato servizio civile nell’ambito di “Due mesi in positivo”, nel quale saranno fornite tutte le indicazioni a ragazzi e docenti sul come rientrare a scuola, in sicurezza.
La didattica a distanza andrà in archivio. “Tutti i gradi di istruzione inizieranno con la didattica in presenza, scuole superiori comprese. I dirigenti sono stati comunque invitati, come da direttive nazionali, a progettare una didattica a distanza integrata, per non farsi trovare impreparati come successo nel marzo scorso”.
Ai genitori spetterà la misurazione della temperatura corporea dei bambini e ragazzi. “E’ stato chiarito che la responsabilità di misurare la febbre ai bambini e di mandarli quindi a scuola spetta ai genitori. – prosegue Certan – Nel caso in cui il bambino dovesse poi stare male a scuola, ci sarà un protocollo da seguire. Se sarà invece accertato un caso di positività partirà una procedura in accordo con le istituzioni sanitarie che non porterà all’automatica chiusura di una scuola. I casi andranno comunque analizzati volta per volta, le nostre indicazioni sono di evitare la promiscuità fra le classi, proprio per poter risalire più facilmente alle catene del contagio”.
La prossima settimana dovrebbero essere approvate le linee guida e il protocollo aggiornati in base alle ultime disposizioni nazionali. Sul tavolo rimane ancora aperta la questione dei trasporti, sulla quale mancano indicazioni a livello nazionale. “Se sull’infanzia, la primaria e le medie siamo a posto, per le superiori, che utilizzano i mezzi del trasporto pubblico locale, stiamo aspettando le disposizioni nazionali”. Motivo per cui il Liceo Linguistico di Courmayeur ha ieri comunicato di spostare al 14 settembre l’inizio dell’anno scolastico.
Sul fronte degli organici, con ieri sono state chiuse le nomine annuali a tempo indeterminato dei docenti e le chiamate dei supplenti. Sempre in materia di docenti, una novità arriva da Roma con il decreto “Agosto” che prevede la possibilità di sostituire il personale scolastico, assente, fin dal primo giorno. Sono invece in corso le procedure per l’assunzione, tramite chiamata pubblica ai Centri per l’impiego, di 161 bidelli o ausiliari – 1200 le domande ricevute – che andranno ad integrare gli organici, definiti ieri dalla Giunta. Inoltre sempre ieri il Governo regionale ha approvato lo schema di contratto di servizio tra la Regione e la Società di servizi Valle d’Aosta per gli educatori di sostegno, per una spesa di 5,9 milioni di euro. Oltre ai 140 operatori di sostegno, è previsto un potenziamento di 20 unità per l’emergenza Covid e di altri 20 per un aumento dei casi certificati.
Infine sulla questione banchi monoposto con rotelle, saliti agli onori delle cronache e oggetto di numerose critiche, l’Assessora spiega: “Qualche scuola ne ha fatto richiesta, ma non sono fondamentali per iniziare la scuola il 14 settembre”.
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Da un assessore (mi rifiuto di usare l’orrendo femminile utilizzato, non me ne vogliano le donne) che ha evidenziato in passato posizioni no vax (e che per un erto periodo ha pure ricoperto l’incarico alla sanità) non mi spettavo null’altro.
Condivido, anche se sono pro vax…