“Le nostre parole chiave sono due: quotidianità e visione. Vogliamo affrontare i problemi subito, in modo concreto, ma vogliamo anche avere una visione a medio e a lungo termine che ci sembra si sia persa”.
Le parole sono quelle di Edoardo Artari, imprenditore di Morgex e tra i fondatori di Valle d’Aosta Futura che oggi – lunedì 31 agosto – si presenta ufficialmente sulla scena, dando il via alla sua campagna elettorale verso le Elezioni Regionali del 20 e 21 settembre.
Accanto a sé Artari, candidato nella lista, ha un gruppo eterogeneo o, per dirlo con le parole di Adriana Viérin, che non è tra i candidati e che introduce la presentazione della lista, “nessun professionista della politica ma persone con una reale competenza nei propri campi e che vogliono lavorare concretamente per i cittadini. Un progetto che ha debuttato il 17 giugno, per il desiderio di andare al di là degli schemi e di cambiare i paradigmi della politica”.
Il programma
Diversi i punti toccati durante l’incontro odierno. Artari va a volo d’uccello tra i temi: “Abbiamo un patrimonio di borghi abbandonati e immaginiamo di poterne finanziare il recupero, che è una vera ricchezza, riqualificandoli senza toccare un valore assoluto come il suolo nuovo. Abbiamo coniato il termine ‘Green Valley’ perché viviamo in uno dei posti più belli che ci siano, e vorremmo che i consorzi ed i piccoli produttori si uniscano, assieme al comparto pubblico, per essere più forti assieme e fare sistema, perché agricoltura e turismo non possono lavorare a comparti stagni”.
Chiamata all’unità che investe in toto il turismo: “Visto che molte attività in Valle sono piccole – prosegue l’imprenditore di Morgex – immaginiamo delle realtà che si uniscano per vendere un prodotto insieme, con visione e idee di marketing, come la costruzione di in ‘booking centralizzato che metta assieme alberghi, bed and breakfast e chambres d’hôtes. Perché in un mondo ‘glocal’ se non ci si riunisce non si va avanti avanti”.
Spazio anche ad una mobilità nuova, da sviluppare sfruttando anche i fondi strutturali europei, la sicurezza, e un paio di argomenti “spinosi”, a partire dal Casinò: “Non ci sono soluzioni – aggiunge Artari -, la governance deve rimanere nelle mani della nostra Regione. Bisogna seguire il Concordato, avere un occhio di riguardo per i lavoratori, ma dare tutto in mano a persone che sappiano fare loro lavoro”.
Tema caldo, come quello legato alla Compagnia valdostana delle acque: “Non aver quotato l’Azienda mantenendo comunque la governance regionale ha portato un danno di circa 200 milioni – prosegue Artari -, ovvero quanto ci costerebbe un ospedale nuovo. Se non facciamo qualcosa domani nel 2029 non avremo più niente, le concessioni torneranno a Roma e qualcuno potrà comprarla al miglior prezzo. Ci batteremo per Cva, perché si parla di economicità della nostra terra e non a caso mettiamo il tema del lavoro sopra tutto quanto”.
Sulla Sanità interviene invece il candidato Gianmario Governato, Medico psicoterapeuta: “Il Covid ha messo in luce fragilità e debolezze del Sistema sanitario e non certo da parte degli operatori. La Medicina di territorio si è mostrata debole mentre avrebbe potuto fare da filtro sul numero di degenze in ospedale. Noi andiamo a proporre la visione di una medicina che possa guardare all’uomo a 360 gradi, fattibile integrando la medicina officiale, che rimane il primo grande riferimento, con gli usi della medicina antica e delle tradizioni, che sono tecniche alternative di grande supporto ai percorsi di benessere che vanno creati”.
Di istruzione parla invece Franca Fabrizio, dirigente scolastica in pensione e anch’ella in lista per le Regionali: “È la base di una società fatta di cittadini consapevoli, e che può portare ad una economia di innovazione, con tecnologie moderne, attenzione all’ambiente e tutela della salute. La scuola deve aprirsi al territorio, per una vera Educazione ecologica da proporre sin dalla più tenera età. Serve attenzione alle strutture scolastiche per evitare le criticità e rivitalizzare l’Educazione civica, portando i ragazzi dove la vita sociale e politica si sviluppa, nei Consigli comunali ed in quello regionale, per poter riflettere, sviluppare delle proposte ed un senso di attaccamento e civico”.
Ma non solo: “La dispersione scolastica è inquietante – aggiunge Fabrizio -, va fermata e vanno recuperati i ragazzi che abbandonano. Si può intervenire con le cooperative e attraverso il Fondo sociale europeo, convogliando le energie creative ed il talento permettendo loro di rientrare nel mondo scolastico o in quello della formazione”.
I candidati
Samira Mohamed Muftah Abodaber (mediatrice culturale), Sydney Actis (osteopata), Sara Alì (titolare di un Centro di Yoga e di Pratiche Energetiche), Edoardo Artari (imprenditore), Leonard Bardhoku (imprenditore lattiero-caseario), Jean-François Didier Branche (imprenditore), Liliana Breuvé (imprenditrice), Cinzia Maria Callipari (funzionario regionale presso la Sezione di controllo della Corte dei Conti), Andreina Casalini (impiegata e titolare di maneggio), Carlo De Amici (creativo e pubblicitario), Luigi Alberto Davide De Franco (agente di assicurazioni), Franca Fabrizio (dirigente scolastica), Federico Alessandro Frassy (Consulente Senior per Università e Società di Servizi Ambientali), Gianmario Governato (psicoterapeuta), Fabio Impieri (laureando in giurisprudenza), Ugo Lini (dipendente regionale Centro Agricoltura sperimentale di Saint-Marcel), Daniela Macori (coordinatrice pedagogica), Veronica Menegatti (avvocata), Gabriella Poliani (dipendente regionale, esperta delle Politiche del lavoro), Mauro Salmin (imprenditore), Giancarlo Telloli (insegnante e direttore musicale) e Maria Cristina Vasini (impiegata).