5 anni e 3 mesi di carcere, perché ritenuto responsabile di 40 episodi di spaccio di stupefacenti a minori in Germania. È la pena che deve scontare un cittadino tunisino di 40 anni, D.M., arrestato dalla Polizia di frontiera negli scorsi giorni al traforo del Monte Bianco, mentre era in procinto di entrare in Italia.
Gli agenti hanno fermato l’uomo per controlli e, in prima battuta, gli hanno contestato la falsità del passaporto e della patente belgi da lui esibiti, risultati contraffatti. Approfondendo le verifiche sul fermato, attraverso le banche dati, è poi emerso il mandato di arresto europeo, emesso dalla Germania.
L’uomo è quindi stato condotto in Tribunale ad Aosta, per il giudizio direttissimo riguardante la falsificazione. Sarà quindi posto a disposizione della Corte d’Appello di Torino per la successiva estradizione, rispetto alla carcerazione pendente.
Nella stessa circostanza, le manette sono scattate per una donna serba 32enne, B.Z., gitana formalmente residente in Belgio. Risultava colpita da un ordine di carcerazione spiccato lo scorso gennaio dal Tribunale di Vasto (Chieti), per l’esecuzione di pene concorrenti.
È stata portata al carcere “Lorusso e Cotugno” di Torino, per scontare un totale 6 anni e 10 mesi di reclusione per reati contro il patrimonio. A suo carico risulta anche una multa di 2.200 euro.
Gli arresti sono stati eseguiti in collaborazione con il Reparto Mobile di Torino e i militari dell’Esercito assegnati per l’operazione “Strade Sicure”, in servizio al tunnel in supporto alla Polizia di frontiera.