Papa Benedetto XVI ricorda Sant’Anselmo e invia alla Valle una speciale benedizione

Nella solenne celebrazione eucaristica per Sant’Anselmo il Card. Giacomo Biffi ha letto il messaggio del Papa che esorta la Valle “a guardare con ammirazione al loro grande concittadino, la cui luce continua a brillare in tutta la Chiesa”.
Cattedrale di Aosta
Società
Una solenne celebrazione eucaristica presieduta da S. Em. Card. Giacomo Biffi, inviato speciale di S.S. Papa Benedetto XVI, ha chiuso le tre giornate di festeggiamenti che la Valle d’Aosta ha voluto dedicare al suo figlio più illustre, Sant’Anselmo.
Tra i tanti regali rivolti al Santo il più importante è stato quello di Papa Benedetto XVI. Il cardinale Giacomo Biffi, in una Cattedrale vestita a nuovo e stracolma di fedeli e autorità, ha infatti letto il messaggio inviato per l’occasione dal Santo Padre, a ricordo del Santo valdostano: “Ho appreso con gioia che Aosta, nella ricorrenza del IX centenario della morte del Santo, si sta distinguendo per un insieme di opportune e intelligenti iniziative – scrive il Papa – specialmente con l’accurata edizione delle sue opere, nell’intento di far conoscere e amare gli insegnamenti e gli esempi di questo illustre suo figlio. Affido a Lei, venerato Fratello [Cardinal Biffi], il compito di recare ai fedeli dell’antica e cara Città di Aosta l’esortazione a guardare con ammirazione e affetto a questo grande loro concittadino, la cui luce continua a brillare in tutta la Chiesa, soprattutto là dove sono coltivati l’amore per le verità della fede e il gusto per il loro approfondimento mediante la ragione. E, infatti, la fede e la ragione – fides et ratio – si trovano in Anselmo mirabilmente unite. Con questi sentimenti invio di cuore per Suo tramite, venerato Fratello, al Vescovo, Mons. Giuseppe Anfossi, al clero, ai religiosi e ai fedeli di Aosta e a quanti prendono parte alla celebrazioni in onore del “Dottore magnifico” una speciale Benedizione Apostolica, propiziatrice di copiose effusioni di favori celesti”.

Il messaggio del Santo Padre ha richiamato poi i tratti salienti della figura di Sant’Anselmo “grande monaco, teologo e pastore d’anime, la cui opera ha lasciato una traccia profonda nella storia della Chiesa. La ricorrenza costituisce infatti un’opportunità da non perdere per rinnovare la memoria di una tra le figure più luminose nella tradizione della Chiesa e nella stessa storia del pensiero occidentale europeo. L’esemplare esperienza monastica di Anselmo, il suo metodo originale nel ripensare il mistero cristiano, la sua sottile dottrina teologica e filosofica, il suo insegnamento sul valore inviolabile della coscienza e sulla libertà come responsabile adesione alla verità e al bene, la sua appassionata opera di pastore d’anime, dedito con tutte le forze alla promozione della “libertà della Chiesa”, non hanno mai cessato di suscitare nel passato il più vivo interesse, che il ricordo della morte sta felicemente riaccendendo e favorendo in diversi modi e in vari luoghi”.

Nella sua omelia il Cardinal Biffi ha puntato l’attenzione sull’attualità del messaggio e degli insegnamenti del Santo valdostano, cui ha riconosciuto un “posto prestigioso e benefico nella storia della Chiesa, nella storia della santità, nella storia del pensiero umano”.
Non è mancato il richiamo a quel rapporto tra fede e ragione, tanto caro al Santo Valdostano. “Ai nostri giorni non sono pochi, e non sono tra i meno sicuri di sé e i meno  loquaci, quelli che giudicano fede e ragione due forme di cognizione  tra loro incompatibili e del tutto alternative: chi ragiona (essi affermano) non ha bisogno di credere; e chi crede per ciò stesso esce dall’ambito della razionalità (così ritengono con irremovibile e dogmatica convinzione). Anselmo rabbrividirebbe davanti a questo atteggiamento mentale. Per lui  –  e per ogni cristiano adeguatamente informato  –  la fede non solo non è separabile dalla ragione e non la mortifica, ma è addirittura l’esercizio estremo e più alto della nostra facoltà intellettiva”.

La Valle d’Aosta chiude così la tre giorni di celebrazioni per ricordare il suo concittadino più illustre. Seminari, conferenze, pubblicazioni, certamina, esposizioni, musica e proiezioni hanno caratterizzato parte di questo ricco panorama di appuntamenti di cui fanno parte anche gli interventi di valorizzazione del patrimonio culturale valdostano, quali gli interventi che hanno dato nuovo volto alla Cattedrale di Aosta e alla Collegiata di Sant’Orso. Il calendario di appuntamenti e iniziative per celebrare Sant’Anselmo è ancora ricco. Tra questi dall'1 al 3 ottobre si svolgerà un’altra tappa fondamentale di questo percorso: il congresso internazionale sulla figura di Sant’Anselmo.

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