È stato condotto in Questura ed arrestato, dopo le medicazioni in ospedale per le ferite riportate alle mani, il 36enne colombiano residente a Busto Arsizio (Varese) che nella mattinata di oggi, lunedì 19 ottobre, ha accoltellato un 55enne svizzero nel parcheggio degli uffici dell’Assessorato regionale alle Politiche sociali, in rue de la Maladière, a Saint-Christophe. Gli uomini della Polizia di Stato hanno chiuso da poco gli accertamenti (sentendo anche gli ultimi testimoni): l’accusa nei confronti dell’aggressore è il tentato omicidio.
Le condizioni della vittima restano gravi. Arrivato al “Parini” in ambulanza, il ferito è stato sottoposto ad intervento chirurgico, per le diverse lesioni cagionate dai 6/7 fendenti che l’hanno raggiunto al torace e all’addome. Tutto è accaduto attorno alle 10.30. A quanto si è appreso, l’aggressore aveva appuntamento con la ex moglie 30enne nella struttura, per una questione di affido familiare. Lei, già entrata negli uffici, aveva raggiunto il luogo con il nuovo compagno, rimasto ad attenderla in auto nel parcheggio.
È lì che il sudamericano, arrivando, lo ha notato. Tra i due è sorto un battibecco, passato nel giro di poco dagli insulti alle vie di fatto: il 36enne ha estratto un coltello e colpito l’altro uomo, cercando poi di fuggire. Due agenti in borghese, presenti in zona, lo hanno rincorso e fermato praticamente in flagranza di reato, vicino alla rotonda che collega la strada ad alcuni supermercati e negozi. Per il ferito è scattato il trasporto al “Parini”, dov’è stato inizialmente portato anche l’aggressore, visto che colpendo si era procurato dei tagli alle mani.
Nel parcheggio, la Polizia scientifica ha compiuto un sopralluogo, compiendo i rilievi della scena. Hanno poi preso il via le indagini sull’uomo bloccato dai poliziotti e sulla vicenda familiare per cui oggi si era spostato dalla Lombardia alla Valle, nonché la raccolta delle testimonianze disponibili, tra le quali quella della ex moglie. Attività le cui risultanze sono confluite negli atti di arresto del sudamericano formalizzati negli uffici di corso Battaglione. Dell’accaduto è stato tenuto informato anche il pm in turno in Procura, Francesco Pizzato.
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Tutto naturalmente sotto gli occhi della povera figlia… Poveri noi,povero mondo
L’emancipazione della donna femminista moderna che cambia partner con disinvoltura tanto esiste il divorzio, tanto esiste l’aborto e ora la pillola del giorno dopo addirittura pure alle minorenni. Bella educazione irresponsabile e intanto a pagare le conseguenze sono sempre i più innocenti i bimbi che l’unica colpa che hanno è quella di essere figli di genitori irresponsabili e snaturati.i
Che commento fuori luogo. Credo che lei non conosca affatto i temi di cui parla.