Coronavirus, la Valle d’Aosta valuta la chiusura delle scuole

"È un tema in discussione - ha spiegato l'Assessore all'Istruzione Caveri -, ma di certo si dovesse decidere non sarà per questa settimana". Lunedì mattina è in calendario una riunione tecnica per fare il punto sulla situazione nelle scuole che, ad oggi, vede 74 studenti positivi, 51 docenti e 10 tra il personale.
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Società

La Provincia di Bolzano ha deciso: da lunedì 16 novembre a venerdì 20 sarà sospesa l’attività didattica in presenza nelle scuole, tranne nel caso delle scuole primarie e dell’infanzia per i figli di operatori del settore medico, infermieristico o dei servizi sociali, commercio di generi alimentari o di beni di prima necessità, forze dell’ordine, organizzazioni di soccorso e Protezione civile, farmacie, parafarmacie, trasporto pubblico locale, settore postale, e personale pedagogico, insegnante, di assistenza all’infanzia o collaboratore all’integrazione.

Con la riapertura delle scuole, tranne ripensamenti obbligati “obtorto collo” dall’emergenza, prevista per il 23 novembre.

Anche in Valle d’Aosta l’ipotesi ha cominciato a serpeggiare nei corridoi delle scuole, anche se la situazione è ancora tutta da valutare.

Questione arrivata anche sul tavolo della Giunta regionale, con l’Assessore all’Istruzione Luciano Caveri, infatti, a spiegare: “È un tema in discussione, ma di certo si dovesse decidere non sarà per questa settimana. Lunedì parleremo della scuola al tavolo al tecnico, ma non c’è nessuna decisione assunta in questo senso. Abbiamo in calendario un confronto lunedì, dobbiamo sentire gli esperti e servirebbe un’informativa sindacale. Di certo non decideremo dall’oggi al domani come fa il Governo centrale”.

La situazione nelle scuole

I numeri dei positivi nelle scuole, ad oggi, parlano di 74 studenti, 51 docenti e 10 per quel che riguarda il personale.

Situazione al momento sotto controllo alle elementari, con la fascia d’età dai 5 ai 10 anni fa segnare solamente 12 studenti positivi. Sono invece 22 quelli nella fascia 11/13 e 40 dai 14 ai 21 anni.

Numeri che però – Caveri stesso l’ha ricordato in più occasioni – fanno inevitabilmente da “moltiplicatore” sulle quarantene, che vedono 958 isolati complessivi: 729 studenti, 216 docenti e 13 per il personale scolastico.

0 risposte

  1. Complimentoni…prima assumono bidelli come non ci fosse un domani….costruiscono scuole per dare soldi agli amici imprenditori…..e poi …chiudono …. li avete votati e mo teneteveli questi onorevoli e le loro decisioni

    1. Daccordo lei…..io, presumo -co;me anche lei sono stata assunta come bidella, ora, come se fossimo degli stracci vecchi, verremo gettati via,senza nessun obbligo fi riassunzione ne tantomeno indennizzo, dopo, che parljamoci chiaro, ci siamo fatti un m…..
      Cosi..Che si vergognino..distinti saluti.

  2. Smettetela di far pagare, psicologicamente e socialmente, questa situazione ai più piccoli che non hanno colpe, ma al contrario di tanti adulti sono molto più diligenti e rispettosi delle regole!

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