E’ mancato nel pomeriggio di ieri, domenica 6 dicembre, Cesare Quey, 81 anni, per 30 anni presidente regionale di Federfarma e titolare della storica farmacia di Verrès.
L’uomo era ricoverato da circa un mese all’Ospedale Parini di Aosta, in seguito ad un malore. Qui era risultato, poi, positivo al Covid-19.
“Un uomo di enorme cultura e rettitudine morale, anche in politica, non si è mai abbassato a nessun compromesso. Una persona molto altruista e sempre disponibile e presente per chi aveva bisogno”. Lo ricorda così il figlio Alexis, che ha seguito le orme del padre, come prima di lui fece Cesare. Ad aprire la tradizione di famiglia fu, infatti, il nonno, titolare di una farmacia a Morgex, attività che si è poi spostata dopo la guerra a Verrès, nella dimora di famiglia.
Cesare Quey era nato il 6 marzo 1939. Oltre all’attività di farmacista fu molto attivo in politica. Entrò in Consiglio regionale dal 1976 al 1978 per Democratici popolari, in sostituzione del dimissionario Cesare Dujany, candidatosi alle elezioni politiche. Dal 1974 al 1975 e dal 1993 al 1995 fu presidente della Comunità montana Evançon, mentre dal 1980 al 1990 guidò il comune di Verrès. Nell’Assemblea comunale del paese rimase ancora per una legislatura come consigliere.
Oltre a esser stato per 30 anni presidente regionale di Federfarma, incarico tenuto fino a qualche settimana fa, Quey fu vice presidente nazionale di Federfarma, presidente dei farmacisti rurali in Italia e delegato del raggruppamento europeo dei farmacisti.
L’ultimo saluto a Quey si terrà mercoledì 9 dicembre alle ore 15 a Verrès. L’uomo lascia la moglie Annie e i figli Alexis e Gilles.
A esprimere cordoglio per la morte di Quey sono il Consiglio regionale, il Celva e il Governo regionale.
“Il Consiglio tutto – dice il Presidente del Consiglio regionale Albert Bertin – si unisce al dolore della famiglia nel ricordare una persona che ha dedicato tanta parte della sua vita al servizio della propria comunità. La sua esperienza ci consegna un esempio chiaro di dedizione e di competenza, tanto come amministratore quanto come farmacista profondamente radicato sul territorio.”
Così lo ricorda, invece, il Presidente del Cpel Franco Manes: “Viene a mancare una figura di riferimento per la comunità di Verrès: non solo per la professione di farmacista, che il dottor Quey ha svolto con costanza e passione per tanti anni, ma anche per il suo importante impegno a favore del bene collettivo. I Sindaci valdostani sono vicini alla famiglia, agli amici, al primo cittadino Alessandro Giovenzi e al Consiglio comunale, oltre che a tutti i verreziesi”.
Esprimendo vicinanza alla famiglia e alla comunità verrezziese, il Presidente della Regione Erik Lavevaz, a nome del Governo regionale ricorda così Quey: “Uomo d’altri tempi, sempre attento e presente alle esigenze della comunità, Cesare Quey è stata una figura di riferimento e di esempio per il paese. L’impegno politico e amministrativo, caratterizzato da onestà intellettuale e rettitudine morale, unito a quello sanitario come farmacista, sostenuto da qualità umane di rara correttezza e altruismo, ne hanno contraddistinto l’impegno sociale. La Valle d’Aosta perde un uomo di grande spessore umano e culturale”.