Per l’apertura del parcheggio della Nuova Università Valdostana si guarda ora a maggio 2021

E' quanto è emerso in Commissione consiliare durante l'analisi della petizione popolare depositata in Consiglio il 10 ottobre 2019 e sottoscritta da 206 cittadini. La relazione sarà all'esame domani del Consiglio Valle.
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Terminato da tempo, ma ancora inutilizzato. E’ il destino del parcheggio della Nuova Università Valdostana. Una petizione, sostenuta dall’ex consigliere regionale Stefano Ferrero e promossa dai commercianti e residenti della zona, era stata depositata in Consiglio il 10 ottobre 2019 e sottoscritta da 206 cittadini. L’iter di analisi si è ora concluso e il testo approderà domani in aula.

Come si legge nella relazione che accompagna l’iniziativa la nuova data di apertura del parcheggio, fornita dal Capo di Gabinetto Di Nicuolo e dal Coordinatore del Dipartimento Infrastrutture, viabilità ed edilizia residenziale pubblica della Regione Glarey, durante l’audizione in Commissione, è quella di fine maggio 2021, termine per la conclusione dell’iter di trasferimento alla Regione dell’intera area della caserma Testafochi.

“La Commissione auspica che venga rispettata la tempistica della fine del mese di maggio 2021 – sottolinea in una nota il Presidente della Commissione Albert Chatrian –  per il trasferimento alla Regione dell’intera area della caserma Testafochi. Invitiamo pertanto il Presidente della Regione a monitorare con attenzione il procedimento e, qualora si verificassero ritardi nella conclusione, ad attivarsi per la messa a disposizione del parcheggio già realizzato in quella stessa area”

Nel primo Consiglio Valle del 2021 si discuterà anche di un’altra petizione, sottoscritta da 13.000 cittadini e promossa dal Comitato “La Valle non è una discarica” per contrastare l’arrivo in Valle d’Aosta di rifiuti industriali speciali non pericolosi prodotti in altre regioni.

“In merito invece alla petizione sulle discariche – aggiunge Chatrian -, anche alla luce delle audizioni effettuate e della documentazione acquisita, la Commissione esprime l’auspicio che la Corte costituzionale riconosca la legittimità della legge regionale n.3/2020, volta a contenere la movimentazione dei rifiuti di provenienza extraregionale nel territorio valdostano, a tutela della salute e in modo da prevenire e ridurre l’inquinamento ambientale. Per quanto riguarda poi il Piano regionale di gestione dei rifiuti, attualmente in fase di aggiornamento, la Commissione ritiene fondamentale che nella sua revisione si prosegua nel solco del percorso tracciato proprio dalla legge regionale n. 3/2020, vale a dire disincentivando la realizzazione e l’utilizzo delle discariche per il conferimento di rifiuti speciali provenienti da altre Regioni.”

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