Nuova Università, per la consegna dei parcheggi si parla di ottobre

Il dato è emerso in Consiglio comunale ad Aosta. Il tentativo è però quello di anticipare la consegna, slegandola ai collaudi alle due caserme - di Aosta e Pollein - parte dell'accordo sull'area ex Testa Fochi.
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Almeno, pare, c’è una data. Ottobre, infatti, dovrebbe essere il mese in cui il Comune di Aosta potrebbe entrare in possesso del parcheggio di via Monte Pasubio, parte del cantiere della Nuova Università.

La questione è annosa: il destino dell’area è appeso ad una questione formale, il decreto di espunzione da parte del Demanio – che ne era proprietario – è arrivato a fine ottobre, con il passaggio alla Regione che poi lo cederà al Comune. A farsi attendere – parte dell’accordo sulla zona ex Testa Fochi – sono però i collaudi nelle due caserme di Aosta e Pollein, che si fanno attendere.

In Consiglio comunale, a chiedere conto dei tempi di rilascio delle aree, è stata la consigliera Carola Carpinello (Adu), via interrogazione.

Di suo, l’Assessore ai Lavori pubblici Antonino Malacrinò risponde: “Abbiamo sempre chiesto di entrare in possesso dell’area, vista la perdita di parcheggi subita nella zona, come abbiamo sempre chiesto sui tavoli di stralciare la consegna dell’area dopo collaudo delle due caserme parte dell’accordo. Il collaudo definitivo sembra essere ipotizzato ora per il prossimo ottobre. È vero che c’è stata un’accelerazione ultimamente, il 9 e 10 luglio abbiamo avuto due incontri ed è emersa la volontà di consegnare anticipatamente la zona, cosa che chiediamo da tempo”.

Qualche novità potrebbe arrivare a breve: “La prossima settimana c’è un incontro tra gli Uffici tecnici, quelli del patrimonio e la Siv – aggiunge l’Assessore – per capire la possibilità di questa consegna anticipata. Negli anni ci sono state diverse richieste di chiarimento, ma non tutte le opere richieste sono state ancora realizzate. Da noi c’è tutta la disponibilità a restituire un parcheggio fruibile subito dopo la consegna, ma il cantiere è in capo alla Regione e non al Comune”.

Risposte che lasciano un po’ di amaro in bocca a Carpinello: “Parlare di consegna anticipata di un’opera che è lì da anni è deprimente. La volontà come sempre c’è, ma quando finirà non si sa. Abbiamo parlato spessissimo delle richieste del Comune ai vari enti, ma il degrado della zona è inaccettabile”.

L’Università aperta per l’anno accademico 2022/23?

Rispondendo invece ad un’altra interrogazione del consigliere pentastellato Luca Lotto, Malacrinò ha spiegato cosa si muove per l’apertura dell’Ateneo: “per settembre 2021 è previsto l’arredo, e il collaudo finale nella primavera del 2022. Si pensa quindi di far partire il tutto con l’anno accademico 2022-2023“.

Il problema di fondo è che la competenza non è del Comune, fattore non di poco conto: “I margini di manovra su un cantiere non nostro sono piuttosto limitati – ha proseguito l’Assessore -. Ci sono state diverse problematiche sul finanziamento dell’opera, ma da a quanto mi è stato riferito i lavori stanno proseguendo”.

0 risposte

  1. Per costruire la solita cattedrale nel deserto e dare da mangiare agli affamati si e’ distrutto un simbolo della citta’ che era perfettamente integrato nei volumi architettonici dell’area-

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