Neanche il Rifugio Champillon “Adolphe Letey”, dall’alto dei suoi 2465 metri, è rimasto indifferente alle valanghe che nel primo weekend di febbraio hanno colpito la Valle d’Aosta, complici i massicci accumuli di neve e le alte temperature. Fortunatamente però, almeno si direbbe, senza conseguenze gravi.
“C’è stato un distacco dal Colle di Champillon e si è formato un accumulo di neve importante dietro al rifugio”, aveva spiegato subito dopo l’accaduto il Sindaco di Doues, Franco Manes.
Quelli che però sembravano inizialmente essere “solo” danni alle strutture esterne – distrutti gli chalet esterni e i magazzini – hanno coinvolto invece anche l’edificio principale, sul quale si è “appoggiata” una enorme quantità di neve. Lo ha rivelato il sopralluogo effettuato ieri presso la struttura dal gestore del rifugio Marcello Vai.
“La neve copriva tutto – ha raccontato Vai – fino alle finestre: dopo esserci fatti largo con il gatto delle nevi e aver spalato abbiamo scoperto che cucina, sala ristorante e bagni sono ‘salvi’, il disastro è nelle camere: in ogni stanza c’erano cumuli di neve entrata dalle finestre, completamente divelte”. Il danno più grande, però riguarda il rialzamento del tetto. Salva per miracolo, invece, la sauna con vista, a qualche metro di distanza dal rifugio.
Il comune di Doues, proprietario della struttura, provvederà al ripristino dell’immobile non appena sarà possibile iniziare i lavori.”Quanto a noi – commentano i gestori – abbiamo così tante cose da fare.Una cosa è certa…ci rivediamo a giugno!”