Sono in tutto sedici, due per ogni partecipante identificato, le sanzioni spiccate per la “festicciola” carnascialesca svoltasi nella serata di venerdì 12 febbraio scorso, nel Municipio di Pont-Saint-Martin, a dispetto delle restrizioni Covid-19. L’intrattenimento (con tanto di danze), cui avevano preso parte i personaggi del carnevale storico della bassa Valle, il sindaco Marco Sucquet ed altre persone, era emerso pubblicamente perché “testimoniato” da alcune “stories” su Instagram.
Le violazioni contestate ad ogni presente, da 400 euro l’una (quindi per un totale di 800 euro a testa), riguardano sia il non aver indossato mascherine durante il ritrovo, sia il superamento del “coprifuoco” stabilito alle ore 22. Se la prima circostanza è ampiamente testimoniata dalle foto e dai video spuntati in rete, l’altra era stata ammessa pacificamente dal primo cittadino, che – alla nostra testata – aveva dichiarato: “ho chiuso l’ufficio intorno alle 22.30/mezzanotte”.
Dopo i primi accertamenti dei Carabinieri, è stato lo stesso Sucquet, nel corso di questa settimana, ad “autodenunciare” l’accaduto alla Polizia locale del Comune da lui retto, che ha quindi proceduto a emettere e notificare, nelle scorse ore, i verbali. “Sono venuti i personaggi del Carnevale a trovarmi, dopo la sfilata fatta con i bambini delle scuole, abbiamo fatto un ballo e bevuto un bicchiere”, aveva ammesso il Sindaco al trapelare dell’accaduto, per poi aggiungere: “Vero, ho sbagliato, mi spiace. Certo non ho dato un buon esempio”. Sul piano giuridico, la partita è chiusa. Su altri, chissà.