L’afghana Joya Malali è la vincitrice del premio internazionale “Donna dell’anno” 2004.
La giuria le ha attribuito il premio “Per la sua grande forza, perché ha avuto il coraggio di sognare e di vivere i propri sogni, perché con le sue battaglie ci ricorda sempre che l’ingiustizia, in qualsiasi luogo, è una minaccia alla vita.
La sua forza morale può dare una speranza alle donne afgane e a tutto il suo travagliato Paese” Oltre alla vincitrice, sono stati assegnati il Premio Soroptimist Club Valle d’Aosta all’uzbeka Tamara Chikunova, fondatrice dell’Associazione pubblica “Madri contro la pena di morte e la tortura”, che dal 2000 dopo la perdita del figlio con un’esecuzione capitale, con altre donne combatte per l’abolizione della pena di morte in Uzbekistan.
Infine, una menzione speciale è andata alla valdostana Dora Frate, “che dedica il suo tempo agli altri con l’unico pensiero di aiutare i più bisognosi, che ha avuto il coraggio di operare in zone di guerra e sostenere le persone che subisco la violenza senza colpe”.