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Recuperati vivi i due alpinisti finiti in un crepaccio sul Breithorn

Si tratta di una ragazza ed un ragazzo di nazionalità svizzera, che stavano affrontando l’uscita con un gruppo di amici. A quanto ricostruito dal Sav e dal Sagf, la ragazza procedeva slegata ed è caduta nel ghiaccio. Lui è stato calato all’interno nell’idea di recuperarla.
Cronaca

Sono stati recuperati vivi, e trasportati al “Parini” per i controlli dei traumi riportati, i due alpinisti finiti in un crepaccio nel primo pomeriggio di oggi, domenica 25 aprile, sul versante occidentale del Breithorn (4.165 mt.), nel territorio di Champoluc. Si tratta di un ragazzo e una ragazza, entrambi 23enni, di nazionalità svizzera, che stavano affrontando l’uscita alpinistica con un gruppo di amici.

Gli uomini del Soccorso Alpino Valdostano della Guardia di finanza hanno lavorato circa due ore e mezzo per estrarli dai ghiacci, dov’erano ad oltre venti metri di profondità. Dopo aver liberato la fessura dalla neve caduta, che rendeva problematico il raggiungimento dei due, un tecnico è riuscito a calarsi, assicurarli e l’utilizzo dell’argano meccanico ha consentito di riportare tutti all’esterno.

Nel corso delle operazioni, i soccorritori hanno anche ricostruito l’accaduto. L’incidente si è verificato a quota 4.100 metri. Al passaggio della ragazza, che a quanto si apprende procedeva slegata, il ponte di neve sul crepaccio ha ceduto sotto i suoi piedi, facendola precipitare. Gli amici hanno quindi tentato un recupero autonomo, calando un altro componente del gruppo nella fessura.

Lui è arrivato fino al punto in cui la donna era bloccata, riuscendo ad assicurarla alla corda, evitando così che precipitasse ancora più in profondità. La manovra di estrazione però non è riuscita ed è scattato l’allarme, con l’intervento del Sav e del Sagf conclusosi positivamente, nonostante la situazione non semplice. Entrambi i coinvolti sono attualmente sottoposti alle visite di diagnostica, ma le loro condizioni non destano preoccupazione.

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