Perde al Casinò e tenta di sfuggire al debito, il Tribunale lo condanna a pagare

I fatti risalgono a un paio di anni fa. Protagonista della vicenda, un medico di Lucca, che ha lasciato 16mila euro sui tavoli verdi di Saint-Vincent e, una volta a casa, ha chiuso il conto, prima del prelievo degli assegni da lui consegnati.
CASINO
Cronaca

Ha perso al Casinò di Saint-Vincent una somma ingente, 16 mila euro, e poi ha provato ad evitare il “conto” presentatogli dalla Casa da gioco, depositando un’opposizione al decreto ingiuntivo, ma il giudice lo ha condannato: il pagamento va onorato. La vicenda, che ha origine un paio di anni fa, è raccontata da alcuni media toscani, perché il suo protagonista è un medico di Lucca. L’uomo, dopo aver perso la somma, è rientrato a casa e ha chiuso il conto, prima che avvenisse il prelievo dei due assegni da lui consegnati alle casse.

E’ stato così emesso un decreto d’ingiunzione, cui il professionista si è opposto, invocando un articolo del codice civile secondo cui “non compete azione per il pagamento di un debito di giuoco o di scommessa, anche se si tratta di giuoco o di scommessa non proibiti”. Tuttavia, il Tribunale di Lucca ha rigettato l’opposizione negli scorsi giorni, con una sentenza che fa sì che prosegua l’iter per il recupero della somma dovuta alla Casa da gioco (unitamente a 5mila euro di spese di lite).

Secondo il giudice, “l’obbligazione contratta dall’attore non rientra affatto nello schema” sostenuto dal medico, perché “l’attore ha acquistato delle fiches da gioco verso il pagamento di un corrispettivo pari a 16mila euro ed era libero di spenderle o meno”. Peraltro, “anche a voler ritenere che l’obbligazione in esame rappresenti un debito di gioco, essa comunque è assoggettata al regime dell’obbligazione civile”. In sostanza, pagare tutto, pagare comunque.

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