Le imprese valdostane guardano “con coraggio” al futuro, ma chiedono “meno burocrazia”

Si è riunita l'Assemblea generale di Confindustria Valle d'Aosta, presenti anche il Ministro del Turismo Gravaglia e in collegamento il Presidente nazionale di Confindustria Bonomi. L'Assemblea ha voluto guardare alla nostra regione con fiducia in un momento di transizione come quello attuale.
palco Confindustria
Economia

“Serve il coraggio del futuro” ha detto il Presidente della Confindustria Valle d’Aosta, Giancarlo Giachino, nell’aprire la 76° Assemblea generale. Un’assemblea che ha riportato, ancora una volta, le ferite che la Pandemia ha lasciato sul tessuto economico e imprenditoriale valdostano, ma che, a differenza di altre occasioni, ha fatto trasparire uno sguardo positivo ed energico sul futuro.

“Difatti – continua il Presidente Giachino –  l’obiettivo finale non è quello di uscire dalla crisi pandemica ma è quello di riconquistare idealità, appartenenza, solidarietà, sviluppo, condivisione, imprenditorialità e fiducia dei giovani, cioè gli elementi che faranno grande la nostra petite patrie.”

Giachino

ministro garavaglia

Un focus sul mondo giovanile arriva da Jasmine Jovial, la Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria VdA che ha ricordato come i giovani “siano la prima risorsa di una società che vuole migliorare e che vuole crescere verso il futuro.” Tuttavia, affinché questo sia possibile, occorre impostare un terreno imprenditoriale fertile attraverso lo snellimento della burocrazia, un minor costo del lavoro e una buona gestione dei fondi che nei prossimi mesi arriveranno dall’Unione Europea”.

Se nell’Italia post covid la situazione economica sembra dare segnali incoraggianti, nella nostra regione il clima rimane abbastanza critico “poiché –come ha detto in video collegamento il Presidente della Confindustria Carlo Bonomi– la Valle d’Aosta è una delle regioni che ha subito maggiori danni al settore turistico.” Per rilanciarlo Bonomi ha spiegato che non bastano le azioni del Governo nazionale ma occorre ripensare ad un nuovo modo di fare turismo che sia più localizzato e maggiormente sostenibile. Inoltre, secondo il presidente della Chambre Valdotaine Nicola Rosset sono necessari due nuovi elementi per minimizzare i danni economici che la crisi pandemica ha lasciato sul suolo valdostano. Il primo elemento è la capacità di dialogo che le imprese e il mondo dell’istruzione e della formazione avranno in futuro, mentre un secondo strumento utile sarebbe la creazione di uno studio che sappia raccogliere e interpretare dei dati statistici legati al territorio valdostano.

Presente all’Assemblea anche il Ministro italiano al turismo, Massimo Garavaglia che ha rasserenato i presenti affermando che nei prossimi mesi “il PIL salirà più di quanto previsto” e che i settori di manifattura, esportazioni e perfino del turismo si stanno riprendendo abbastanza velocemente dopo la battuta d’arresto dovuta all’avanzare del Covid. Per quanto riguarda i territori di montagna il Ministro ha specificato che “mai si è visto un insieme di interventi così generoso” (830 milioni di Euro). Inoltre, per dare maggior impulso al turismo Garavaglia individua due azioni fondamentali. Potenziare l’afflusso turistico, in termini di distribuzione sia nel tempo che nello spazio e migliorare la qualità dell’offerta turistica a tutti i livelli di spesa.

ministro garavaglia

Infine, un segnale di apertura è arrivato anche dall’amministrazione regionale, quando l’Assessore allo sviluppo economico, alla formazione e al lavoro, Luigi Bertschy ha affermato che “l’amministrazione è a disposizione per capire dove migliorare e che – qualora fosse necessario- si mette in discussione per evolvere.”

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