Coronavirus, Savt chiede la diffusione di dati “più completi”

Il sindacato interviene nella discussione sul Green Pass, sottolineando come serva diffondere "ogni giorno insieme al dato delle persone che vengono contagiate anche quello di quante di queste erano eventualmente già state vaccinate. "
Claudio Albertinelli
Sanità

“Diffondere i dati relativi all’evolversi dell’emergenza Covid-19 suddividendoli tra chi è stato vaccinato e chi no. Solo così si potrà dare un vero senso, con dati concreti alla mano, al dibattito sull’obbligo di essere in possesso e di presentare il green pass, evitando che lo stesso si riduca a un mero scontro tra tifoserie”.  E’ quanto chiede la segreteria confederale del Savt, auspicando una maggiore trasparenza nella diffusione dei dati da parte dell’Usl.  “Sarebbe interessante se fosse la Valle d’Aosta a fare da apripista con la diffusione di dati più completi e che possano aiutare le persone ad uscire dall’inevitabile stato di confusione nel quale si sono venute a trovare”.

 “Dopo un periodo nel quale sembrava che si potesse finalmente guardare al futuro con maggiore serenità, anche grazie alla campagna vaccinale in atto, negli ultimi giorni l’attenzione in merito all’emergenza Covid-19 è infatti tornata ad essere molto alta.  – ricorda il sindacato – I contagi hanno ripreso a salire, anche a causa delle nuove varianti, e il dibattito sulla volontà di introdurre nuove restrizioni è diventato nuovamente aspro ed acceso”.

Per questo, secondo il Savt, serve diffondere “ogni giorno insieme al dato delle persone che vengono contagiate anche quello di quante di queste erano eventualmente già state vaccinate. Stessa cosa quando si parla del numero degli ospedalizzati e delle persone che sono ricoverate in terapia intensiva”.

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