Brutte notizie per la scuola di Arnad. Le valutazioni sulla sicurezza dell’edificio scolastico comunale “dicono che quella struttura così com’è non può essere usata” ripete il Sindaco Pierre Bonel.
Le prime “crepe” erano emerse lo scorso settembre quando gli esiti dei carotaggi sui pilastri esterni, effettuati in vista del rifacimento della passerella di ingresso, erano stati “molto preoccupanti”. Così in meno di 24 ore, a pochi giorni dal rientro in classe, l’amministrazione aveva deciso di delocalizzare a scopo precauzionale l’intera scuola presso il “Foyer des associations Donato Nouchy” in attesa di verifiche più approfondite. In tempi record le associazioni avevano liberato gli spazi, messi a disposizione, per permettere ai cittadini volontari di occuparli con banchi, lavagne e arredi scolastici.
Ad oggi, due sono le soluzioni per consentire agli allievi di infanzia e primaria, una novantina circa, di ritornare tra i banchi di scuola: mettere in sicurezza la struttura oppure demolirla e costruirne una nuova.
Con la proposta di delibera, che sarà presentata nel Consiglio comunale di questa sera, la maggioranza voterà per la costruzione di una scuola realizzata – racconta il primo cittadino – “con le metodologie di adesso, quindi ricorrendo in buona parte a opere prefabbricate”. L’amministrazione comunale ha intenzione di chiedere alla Regione un finanziamento di circa 6 milioni di euro così da coprire le spese stimate per la demolizione e la ricostruzione dell’edificio. Bisognerà poi investire qualche centinaia di migliaia di euro per il progetto preliminare.
Resta invece in disparte l’alternativa di mettere in sicurezza l’edificio, costruito negli anni Settanta, con un costo che va da un minimo di 4 a un massimo di 7 milioni. “Non procediamo con la messa in sicurezza perché oltre ad avere costi maggiori significa avere la scuola che abbiamo ora” dove c’è carenza di aule didattiche, un’enorme palestra pressoché inutilizzata, una mensa posizionata nell’interrato e il settore infanzia nel sottotetto. “Preferiamo procedere a una demolizione per risparmiare qualche soldo e costruire una scuola con le esigenze dei tempi che corrono” spiega il primo cittadino Bonel.
Ancora prematuri i tempi per dare indicazioni certe sulle tempistiche di ricostruzione. La struttura non sarà pronta per l’inizio del prossimo anno scolastico. In ballo ci sono ancora l’approvazione degli indirizzi di maggioranza in Consiglio, la richiesta di finanziamento e l’affidamento di un incarico per realizzare il progetto preliminare.