Si chiude con tre condanne l’operazione Pitone della Guardia di Finanza, che tra i mesi di gennaio e febbraio del 2005, aveva portato all’arresto di numerose persone, per un giro di cocaina. Dopo due ore e mezzo di camera di consiglio, quest’oggi, lunedì 2 marzo, il giudice monocratico di Aosta, Carlo Maria Garbellotto ha condannato: Giampaolo Tripodi, di 46 anni di Aosta, ad un anno e quattro mesi e 6.500 euro (difeso dall’avvocato Piercarlo Botto); Gianni Mongerod, di 36 anni di Aosta, a un anno e otto mesi e 8000 euro, (difeso dall’avvocato Andrea Giunti e dal collega Paolo Pacciani) e Roberto Portigliotti, di 49 anni di Aosta, a 1 anno (difeso dall’avvocato Veronica Menegatti). Per alcuni capi di imputazione, sempre relativi a cessioni di cocaina, i tre imputati sono stati assolti. I tre difensori hanno già preannunciato ricorso in appello.
Il pm Pasquale Longarini aveva chiesto la condanna a un anno e sei mesi per Portigliotti, a due anni per Tripodi (poliziotto sospeso dal servizio) e a due anni e otto mesi per Mongerod. I tre imputati hanno tutti ottenuto la sospensione della pena.
Nelle loro arringhe finali, gli avvocati hanno posto l’attenzione su quali siano i limiti del concetto di consumo di gruppo. Infatti, secondo le difese, non si trattava di spaccio di cocaina, ma di consumo di gruppo.
Nei loro confronti i militari delle fiamme gialle, che avevano svolto le indagini, avevano raccolto – anche attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali – prove del coinvolgimento nel consumo di gruppo e nella cessione di cocaina. Altri indagati avevano già patteggiato nelle precedenti fasi processuali.
Nelle loro arringhe finali, gli avvocati hanno posto l’attenzione su quali siano i limiti del concetto di consumo di gruppo. Infatti, secondo le difese, non si trattava di spaccio di cocaina, ma di consumo di gruppo.
Nei loro confronti i militari delle fiamme gialle, che avevano svolto le indagini, avevano raccolto – anche attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali – prove del coinvolgimento nel consumo di gruppo e nella cessione di cocaina. Altri indagati avevano già patteggiato nelle precedenti fasi processuali.
